Il 2019 inizia con il nuovo accordo sindacale al Monte dei Paschi di Siena. E’ stata infatti siglata dai sindacati dei bancari l’intesa che prevede il recupero del Tfr al 100%, la riattivazione del Fondo esuberi con accesso volontario e un paracadute per le riforme previdenziali, agevolazioni su mutui e prestiti, miglioramenti per formazione e welfare aziendale. L’accordo prevede anche l’uscita entro il prossimo aprile dal Monte dei Paschi di 650 dipendenti, esuberi volontari come hanno spiegato le sigle del credito – Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, Uilca, Unisin – che si aggiungono alle 1.800 del 2017. Il Piano prevede un totale di 4.800 esuberi al 2021 per mezzo del Fondo di solidarietà di settore. Secondo quanto sottolineato in una nota dalla Fabi, il sindacato autonomo dei bancari, l’intesa del 31 dicembre ripristina “importanti elementi retributivi” attinenti al trattamento di fine rapporto eliminando totalmente le penalizzazioni che colpivano il personale di Mps. “Gli accordi sono complessivamente positivi e finalizzati a riconoscere a tutto il personale il merito della ripresa di Mps, anche nella consapevolezza che molto ancora resta da fare”. Soddisfazione per l’intesa è stata espressa da tutte le sigle sindacali.
“La nuova tranche di esodi – sottolinea in una nota Antonio Valentini, della segreteria nazionale di First Cisl – avviene con il contestuale recupero della base di calcolo del tfr e del contributo aziendale alla previdenza complementare, prima congelati come ennesimo sacrificio offerto dai lavoratori al risanamento della banca. Vogliamo sperare che si tratti di una svolta”.
Ad Antenna Radio Esse è intervenuto Federico Di Marcello, sindacato Fisac coordinamento Mps