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Monte dei Paschi: in consiglio regionale un’interrogazione di Ncd

“Tenendo conto dell’attivismo della Giunta regionale non abbiamo visto un’attenzione adeguata sulla vicenda del Monte dei Paschi, la più grande azienda toscana. Non c’è stata una strategia di difesa né del ruolo della banca e del suo rapporto con il territorio e nemmeno dei posti di lavoro”. Il capogruppo del Nuovo centro destra Alberto Magnolfi si è detto “insoddisfatto” della risposta dell’assessore Gianfranco Simoncini all’interrogazione in merito alla situazione della banca e ai suoi riflessi sul quadro economico-sociale della Toscana.

Simoncini ha spiegato gli obiettivi del piano di ristrutturazione che hanno riguardato “una riduzione della rischiosità e della dimensione del portafoglio finanziario”; l’aumento di capitale “di 5 miliardi e il rimborso di una prima tranche di aiuti pari a 3 miliardi”; l’ottimizzazione dei costi operativi (“ridotti di 750 milioni da dicembre 2011”); la “riduzione del personale con prepensionamento e la riduzione della dimensione del bilancio da 241 miliardi (fine 2011) agli attuali 183 miliardi”, percorso concordato con la commissione europea.

Sui riflessi delle difficoltà della banca nei confronti dell’economia toscana, Simoncini ha risposto ricordando il protocollo di intesa “Competitività delle imprese toscane”, firmato dalla Regione con tutte le banche operanti in Toscana per garantire operatività creditizia con finanziamenti garantiti dai fondi regionali. “L’operatività del Monte dei Paschi nei confronti delle imprese toscane – ha detto l’assessore – ha un volume di credito che supera quello delle altre banche firmatarie del protocollo”.

Riguardo al piano di riduzione degli organici, Simoncini ha ribadito che sono state evitate forme di licenziamento. “Nell’ambito del percorso di ricapitalizzazione – ha detto l’assessore – Mps sta lavorando con i financial advisors incaricati per valutare un’eventuale fusione con un partner bancario”.

Magnolfi ha ribadito che nella risposta dell’assessore “non ci sono elementi di novità” e che “la Giunta dovrebbe condividere con il Consiglio una strategia che permetta di seguire le vicende e di intervenire a più livelli istituzionali a garanzia della funzione e del ruolo della banca e che dia elementi concreti di rassicurazione all’economia locale”.

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