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Microcriminalità, Tucci: “Non c’è allarme sociale”

“La sicurezza del cittadino è una priorità per l’amministrazione comunale, in quanto il ripetersi di certe tipologie di reati può creare allarme sociale, situazione che a nostro parere, al di là di qualche tono sporadicamente esasperato sulla stampa, non stiamo vivendo”. Così l’assessore a sicurezza e Polizia Municipale Enrico Tucci ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 10 novembre, all’interrogazione presentata dalla consigliera del gruppo Progetto Siena Anna Ferretti in merito ai reati di microcriminalità registrati ultimamente a Siena.

“I dati disponibili – ha spiegato Tucci – non indicano una particolare incidenza di reati contro il patrimonio o la persona nella nostra città. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, a cui il Comune partecipa, in questo momento è incentrato su altre tematiche, come la gestione della immigrazione e l’antiterrorismo”.

“L’amministrazione – ha evidenziato l’assessore – si sta muovendo in più direzioni per contrastare la microcriminalità. A livello giovanile non sono da sottovalutare le ripercussioni della pandemia: l’emergenza ha tenuto i ragazzi lontani dalla scuola e da quei luoghi che per molti rappresentano l’unica alternativa alla strada o a situazioni familiari difficili, andando così ad alimentare la carenza del senso di comunità, il rispetto di sé e dell’altro. A contrasto di questa situazione, che può innescare fenomeni come il bullismo e la comparsa di baby-gang, dal primo di ottobre nel quartiere dell’Acquacalda – Petriccio (in via Tolomei) è stato aperto in via sperimentale un nuovo Centro di aggregazione giovanile, al momento attivo per tre giorni alla settimana, che da gennaio diventeranno cinque, con orario 17-20, a disposizione degli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. La struttura si va ad aggiungere ai tre Cag già presenti nel nostro territorio: Isola d’Arbia e San Miniato (aperti cinque giorni alla settimana con orario 17-20) e Ravacciano (aperto tre giorni alla settimana con orario 17-19.30 e operativo soprattutto come doposcuola). L’amministrazione con il nuovo Cag di via Tolomei ha inteso estendere l’offerta di occasioni di socializzazioni ‘protette’: luoghi, cioè, di aggregazione, dove i giovani possono incontrarsi ed integrarsi sotto la guida e la supervisione degli educatori”.

“Prosegue – ha aggiunto Tucci – la realizzazione del progetto di potenziamento della videosorveglianza urbana ‘Siena Sicura 2022’, cofinanziato dalla Regione Toscana, che prevedeva quindici nuove postazioni. Al momento ne sono state completate sei. Altre sono in corso di istallazione anche se non presenti nel progetto originario: una a Sant’Andrea a Montecchio, una nel parco della piscina di Piazza Amendola e una nella rotatoria del Ruffolo, di fronte alla caserma dei Vigili del Fuoco. Nel territorio comunale sono presenti oltre trecentotrenta videocamere di sorveglianza”.

“E’ chiaro – ha concluso l’assessore – che rimane difficile presidiare capillarmente tutto il territorio. La Polizia Municipale, una volta terminati in dicembre i corsi regionali di aggiornamento professionale obbligatorio di cinque elementi recentemente entrati in servizio, potrà impegnare una pattuglia nei quartieri il pomeriggio, in maniera non continuativa e a rotazione, associandola a quella degli agenti che la mattina sono in servizio nei mercati rionali: lunedì al Petriccio, martedì a Taverne d’Arbia, giovedì a Costalpino e sabato a San Miniato. I cittadini avranno una rassicurazione dalla presenza della Polizia Municipale e la possibilità di rappresentare direttamente le proprie impressioni, suggerimenti e criticità rilevate sul proprio territorio”.

La consigliera Anna Ferretti (Progetto Siena), nella sua replica, ha detto che“ credo sia importante intervenire sulle politiche giovanili, mi trovo d’accordo sulla creazione dei centri di aggregazione citati dall’assessore. Qualche difficoltà la riscontro nella mancanza di contatto diretto sul territorio e in una migliore co-progettazione, anche attraverso cooperative del territorio, che potrebbe incidere di più sul contesto sociale. Sul Vigile del quartiere esprimo perplessità, come ribadisco nell’interrogazione: servono persone di riferimento per il cittadino, che vivono cioè a contatto e imparano a conoscere il territorio. Un servizio possibile attraverso l’utilizzo di personale adeguato e preparato, da effettuare con continuità. Auspico che sia messo in campo qualcosa in questo senso, per dimostrare attenzione alle perplessità che il cittadino può avere, sia in centro che in periferia. Ci sono poi tutta una serie di accorgimenti da prendere in considerazione, come l’illuminazione, anche in alcune zone del centro storico”.

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