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Messa in liquidazione l’Egizia di Poggibonsi

Mercoledì scorso le organizzazioni sindacali e tutti i lavoratori della Egizia SRL di Poggibonsi di proprietà della Calp Immobiliare hanno ricevuto una raccomandata firmata dal legale rappresentante Stefano Lucherini. La missiva annunciava che tutto il personale veniva licenziato e che l’azienda era messa in liquidazione con relativa cessazione dell’attività produttiva.

L’Egizia produce vasi e bicchieri in vetro e cristallo di alta qualità prevalentemente per i mercati esteri, arabi e russi in particolare; attualmente occupa 27 dipendenti, 9 impiegati e 18 operai, e di questi solo in pochi raggiungeranno nel breve periodo i requisiti pensionistici.

La FILCTEM CGIL esprime profonda preoccupazione per un’altra realtà produttiva della Valdelsa che scompare improvvisamente, ma soprattutto stupore in merito alla modalità con cui avviene questa chiusura aziendale. Infatti nell’incontro sindacale di fine agosto erano state affrontate le problematiche di un’azienda che si apprestava ad uscire dall’uso degli ammortizzatori sociali avendo usufruito dei contratti di solidarietà negli ultimi quattro anni. In quella riunione avevamo preso atto che l’Egizia era in sofferenza finanziaria di origine tecnico bancaria, oltre che produttiva, ma era stata confermata la volontà di proseguire l’attività, pur non escludendo una ristrutturazione con eventuale riduzione del personale nei mesi successivi.

Tuttavia già dai primi di settembre i lavoratori avevano fatto i conti con una novità negativa, cioè la mancata corresponsione della mensilità di agosto, seguita successivamente da quella di settembre. Se si considera che la retribuzione di luglio non era stata saldata complessivamente, i segnali apparivano chiari. Ma l’Azienda ha continuato a tacere, con poche notizie diffuse ad arte indirizzate a tranquillizzare i propri dipendenti, mettendo la parte produttiva – gli operai – in cassa integrazione ordinaria pronti a rientrare i primi di novembre per produrre e spedire i prodotti per le feste natalizie.

La FILCTEM CGIL si batterà affinché si possano creare i presupposti per comprendere i motivi di questo tracollo finanziario e tutelare il salario e il lavoro di tutte le maestranze, coinvolgendo lì dove necessario le istituzioni ai vari livelli. Per lunedì prossimo è stato già fissato un primo incontro tra organizzazioni sindacali, RSU, Azienda e Confindustria.

I lavoratori e le loro famiglie pretendono rispetto e chiarezza: parliamo di maestranze con anzianità di servizio ultra decennale, che pur conoscendo le difficoltà non si aspettavano un trattamento del genere dopo anni di lavoro. Inizia per i lavoratori e le lavoratrici dell’Egizia un periodo duro e di lotta a cui la FILCTEM CGIL non mancherà di dare il proprio sostegno e apporto.

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