La costruzione di una squadra vincente passa anche dallo staff tecnico e in questo senso la Soundreef Mens Sana ha pescato direttamente dalla serie A. Il volto nuovo è quello di Emanuele Tibiletti, che dopo 6 anni alla Pallacanestro Reggiana ha lasciato l’Emilia ed è approdato in biancoverde. Laureato in Scienze Motorie all’Università degli Studi di Milano, a Reggio Emilia Tibiletti era arrivato dopo l’esperienza alla Pallacanestro Varese, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile della preparazione fisica per il settore giovanile e, nella stagione 2010/2011, di assistente preparatore in serie A. Entrato nel mondo del basket, sua grande passione da sempre, dopo aver completato il percorso di studi e fatto pratica con il rugby, il preparatore originario di Varese è pronto per questa nuova avventura senese.
Come è stato il tuo primo approccio con la Mens Sana?
«Sono molto soddisfatto e stimolato ad iniziare questa esperienza perché la Mens Sana è una società importante nel panorama cestistico italiano. Finora l’avevo conosciuta dall’esterno e mi ha sempre colpito per la sua immagine di squadra, di società e per la grande organizzazione. Queste mie sensazioni sono state pienamente confermate dal primo approccio con la Mens Sana. Ho trovato una società con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare e questo mi ha molto colpito».
Dopo gli anni di serie A ora ti attende la serie A2: ci sono differenze nel tipo di preparazione fisica?
«La differenza principale è legata alla formula del campionato ma in linea generale non vedo grandi diversità perché il livello è comunque alto e si ha sempre a che fare con atleti professionisti. Molto dipende anche dagli obiettivi della società: è chiaro che una squadra che punta ad arrivare più avanti possibile deve essere pronta ad affrontare un numero molto elevato di partite, anche più di quelle dei club di serie A. Per la preparazione comunque sono convinto che è sempre più importante andare a lavorare sulle caratteristiche individuali dei singoli giocatori. In questo caso l’approccio è identico: serve attenzione ai dettagli e nella valutazione per capire quali sono le problematiche del singolo prima di impostare un lavoro di squadra a tutti gli effetti».
A Siena che tipo di preparazione fisica imposterai? Ti sei già confrontato con coach Griccioli?
«Ho parlato con tutto lo staff e l’obiettivo sarà quello di evitare il più possibile picchi e cali conseguenti di forma durante la stagione. Cercheremo di partire nel modo migliore, anche per dare entusiasmo e motivazioni. Poi proveremo a mantenere continuità fermo restando che dei cali fisiologici, soprattutto durante una stagione così lunga, sono da mettere in conto. L’obiettivo comunque è di avere un buon bilanciamento ed evitare un picco negativo di condizione a metà stagione, che può essere il momento più critico».
Quanto tempo ci vorrà per vedere in campo una Mens Sana al 100%?
«Contiamo di arrivare già pronti al primo impegno ufficiale del 2 Ottobre. Ovvio che non si potrà pensare di avere una squadra subito al 100% ma anche in base alle risposte dei ragazzi credo che entro un paio di mesi dall’inizio del campionato saremo in un ottimo stato di forma in coincidenza con uno dei momenti clou, il giro di boa del torneo».
Hai già parlato con alcuni dei giocatori rimasti a Siena e che l’anno scorso hanno avuto problematiche a livello fisico come Cappelletti e Saccaggi?
«Sì, mi sono confrontato anche con lo staff per fare il punto sulle situazioni più problematiche della scorsa stagione. Il lavoro di recupero di Cappelletti sta proseguendo e ha lavorato anche in questi giorni per arrivare nella migliore condizione possibile al raduno. Il giocatore sta bene, il percorso post operatorio procede secondo i piani e ovviamente manca ancora lo step finale per portarlo al top. Però le sensazioni sue e dello staff sono molto buone. Per quanto riguarda Saccaggi ora sta bene e l’obiettivo sarà quello di dare continuità al lavoro iniziato già la scorsa stagione per evitare di incappare di nuovo nei problemi che lo hanno frenato. Per lui si riparte dalla prevenzione già impostata sul finire della scorsa stagione che gli ha permesso di terminarla senza ulteriori criticità».
A livello personale cosa ti aspetti da questa tua nuova esperienza a Siena?
«Spero di poter dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi e i risultati che la società si è prefissata, facendo anche uno sforzo importante per portare giocatori di alto livello. Sicuramente per il mio ruolo è molto stimolante poter lavorare con un buon gruppo formato da tanti ragazzi giovani e cercheremo di costruire insieme qualcosa di bello e di importante. Dopo anni in cui sono rimasto molto soddisfatto dei risultati raggiunti con Reggio Emilia, che ringrazio per le stagioni bellissime a livello individuale, il mio obiettivo è di mettere questa esperienza al servizio di una piazza importante come Siena che merita di tornare in alto».