Riceviamo e pubblichiamo la risposta del direttore generale della Mens Sana Basket 1871 Filippo Macchi all’intervista rilasciata da Alessandro Cappelletti, in cui dichiarava che la società biancoverde non ha pagato l’intervento al ginocchio effettuato a Villa Stuart, nonostante gli accordi. Ecco la risposta del Dg:
“Alessandro Cappelletti ha perso l’opportunità di lasciare un bel ricordo a Siena, ai tifosi della Mens Sana e alla sua dirigenza dopo il suo passaggio a Bologna.
Proprio la Mens Sana che lo ha accolto e ha vissuto insieme a lui, con rispetto e vicinanza, momenti difficili per cui la società per prima ha tralasciato aspetti economici, contrattuali e professionali, standogli vicina e pensando all’immenso dolore che un giocatore, in primis un ragazzo, può vivere subendo ben 3 volte il medesimo infortunio.
Perdere tempo nel descrivere quello che la Mens Sana, la sua dirigenza e lo staff hanno fatto per questo ragazzo nel corso di questi duri anni potrebbe sembrare rancoroso, motivo per cui l’unica cosa importante da sottolineare è che non c’è stato un momento in cui la Mens Sana non abbia dato all’atleta Alessandro Cappelletti molto di più di ciò che prevedeva il suo contratto. Nonostante l’evidente percentuale di rischio, visti i 3 infortuni al ginocchio, la Mens Sana ha tentato di trattenere il ragazzo a Siena pensando amasse i nostri colori e potesse avere un futuro più roseo rispetto alle annate appena trascorse.
Purtroppo ha firmato con un’altra società e, forte di questo fatto, si è sentito di aggredire la Mens Sana proprio sul punto in cui lo aveva maggiormente assecondato; nonostante molti avrebbero potuto reputare un ulteriore intervento chirurgico come una perdita di tempo e principalmente una spesa più che superflua, la società ha voluto, pur non avendo una polizza assicurativa che ne coprisse il costo nemmeno in parte, polizza che invece l’atleta possedeva, venire incontro alle richieste di Alessandro Cappelletti che ha deciso di operarsi da professionisti che non sono solo i migliori specialisti in Italia ma anche, evidentemente, i più costosi.
Non ci sono scuse per la condotta di Alessandro Cappelletti e Noi di Mens Sana non tolleriamo che i mezzi di stampa vengano utilizzati come strumento al fine di cercare di ottenere ciò che si desidera a prescindere dal fatto che questo sia o meno lecito.
Il silenzio, come dice Cappelletti stesso, non lo ha portato ad ottenere nulla, la sua intervista invece lo porterà a subire le conseguenze previste dalla legge in virtù del suo comportamento poco rispettoso per il quale abbiamo già dato mandato al nostro studio legale di fiducia al fine di poter valutare ogni possibilità a tutela dell’immagine di Mens Sana Basket 1871.
Le difficoltà economiche di Mens Sana, dovute ad una situazione debitoria del passato già ben nota agli appassionati e agli addetti ai lavori, non vanno negate ma non devono nemmeno essere strumentalizzate per descrivere un comportamento non consono alla professionalità che contraddistingue la Mens Sana ed il suo staff che lavorano quotidianamente per il risanamento economico e il rilancio di quest’ultima”.
Filippo Macchi
D.G. Mens Sana Basket 1871 SSD a R.L.