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Mens Sana, arriva da Piacenza il play Giacomo Sanguinetti

Toscano di Pietrasanta, sportivamente cresciuto nelle giovanili bolognesi, arriva da Piacenza l’ottavo giocatore del roster Mens Sana per la stagione 2018-2019. Si tratta di Giacomo “Jack” Sanguinetti, play di 181 cm per 84 kg, nato appunto a Pietrasanta il 21 marzo del 1990. Lo scorso anno con l’Assigeco in A2Est ha disputato tutte le partite della stagione con medie di 25,6 minuti a partita, 6,73p in realizzazione, in sostanziale equilibrio il rapporto perse/recuperate, 3,3 assist e 2,1 rimbalzi.

Transitato anche lui nel Gira Ozzano, più o meno quando c’erano Prandin e Alex Ranuzzi, conosce molti elementi del roster biancoverde. Di carattere riservato pronuncia poche parole ma esprime concetti profondi.

– Sappiamo che il colloquio con il coach è stato decisivo per la tua scelta…

“In effetti è stato importante. Siena ha fatto una squadra forte, ha delle ambizioni, sono più che soddisfatto di entrare a far parte di un gruppo così’’.

– Arrivi da Piacenza, città in cui sei restato tre anni e dove hai sfiorato una promozione in A2 prima di passare all’Assigeco. Che annata è stata?

“Un’annata di alti e bassi. La squadra si è trovata a doversi lottare la salvezza. La dirigenza si aspettava di più, il pubblico anche e comunque alla fine abbiamo raggiunto un traguardo importante”.

– Quali sono i tuoi punti di forza come giocatore?

“E’ un fatto che arrivo in questo gruppo tra gli ultimi, quindi mi si chiederà un ‘tot’ di minuti in cui entrare e far salire la pressione sugli avversari con difesa e pressing. Sono assolutamente pronto a trovarmi un posto in questa squadra. Ma non fatemi sbilanciare”.

– Conosci Siena? Cosa ti rappresenta? Quale rapporto ti aspetti con il pubblico?

“Siena non la conosco tantissimo. L’ho vista di sfuggita quando venivo lì per gli incontri della Fortitudo, società con cui ho anche esordito nel campionato senior a 17 anni. Mi attendo tanto calore, di sicuro il pubblico di Siena si è sempre fatto sentire. Sarà di sicuro una bella esperienza avere dalla propria parte un pubblico del genere. Penso all’emozione del canto della Verbena: sono momenti che per un giocatore che va in campo sono fondamentali”.

Soddisfatto coach Moretti: “Giacomo è un giocatore che mi piace proprio tanto. E’ generoso nel modo di stare in campo che gli si chieda un minuto o trenta minuti. E’ disponibile e pronto all’abnegazione. Di lui l’aspetto che preferisco è l’umiltà. Si è calato nella nostra situazione anche con un ruolo particolare vista la leadership di Marino e nonostante sia reduce da un campionato dove ha guidato in prima persona la sua squadra alla salvezza. E’ qua per riproporsi ad altissimo livello e faremo il possibile per realizzare il suo sogno”.

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