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Brio e Tittia ad Antenna Radio Esse

Mattinata a tutto palio su Antenna Radio Esse, che, in diretta dal New York Cafè di Siena, ha ospitato i due  fantini vittoriosi nel 2015, Giovanni Atzeni detto Tittia ed Andrea Mari detto Brio e i capitani delle due contrade vittoriose, Paolo Capelli (Torre) e Gianluca Targetti (Selva).

“Mi ricordo ogni singolo momento della mia vittoria – dice Giovanni Atzeni, che ha fatto esplodere di gioia il popolo di Vallepiatta lo scorso 17 agosto -. Si lavora tutto l’anno per raggiungere i nostri obiettivi e quando si arriva ad ottenerli non puoi non ricordarti cosa hai provato”. “Basta chiudere gli occhi per rivedere ogni fotogramma – conferma Andrea Mari -. Come si può dimenticare la corsa?”. Difficile, però, dimenticare anche quanto è accaduto durante la Carriera del 2 luglio, quando il fantino Massimo Columbu ha cancellato a Tittia ogni aspettativa di vittoria, prendendolo dal giubbetto e trascinandolo giù da cavallo. ” A luglio ero in una contrada che mi ha dato un cavallo per vincere, ma la rivale mi ha tolto ogni chance. Non potevo aspettarmelo e l’ho vissuta malissimo”. Ma dopo ogni caduta c’è sempre il modo per rialzarsi e così è stato. “E’ capitato anche a me, dopo l’incidente (luglio 2013 ndr), di sentirmi più forte di prima, – scherza Brio – è successo a Giovanni che dopo luglio si è ripreso molto bene ad agosto direi…”

Due fantini che hanno già ripreso a lavorare. “Ricomincio sempre il primo di dicembre – dice Andrea Mari – con la chiusura/apertura dell’anno contradaiolo, montando a sella, con calma, giusto per ridare un po’ di condizione ai cavalli e per trovarli abbastanza avanti a gennaio, quando si comincia a galoppare davvero”. Oltre montare a cavallo, questo è stato anche un periodo intenso di pranzi e cene di auguri per mantenere i rapporti con le contrade.  “Le mie contrade di riferimento, più o meno le sanno tutti, Drago, Torre, Pantera, Giraffa, Civetta – afferma Brio – tutte contrade dove fortunatamente ho vinto, tranne il Drago, e che ritrovo ad agosto e spero di avere la possibilità di montare il cavallo che più mi si confà”.  Non si sbilancia e non fa nomi invece Tittia: “Io sono un po’ più “equilibrista”, come mi dicono. Non faccio nomi, ma ho tantissimi rapporti e il fatto che Andrea non correrà a luglio mi crea dei grandi vantaggi. Avrò molte più chance”.

 

Altro argomento la pista di Mociano. C’era stato un invito da parte dell’amministrazione alle contrade a dare una mano per mantenerla aperta, ma dal punto di vista economico le contrade hanno risposto picche. “Mociano non è fondamentale nè per i cavalli nè per i fantini, bisognerebbe invece avere più apertura nella scelta dei cavalli così da lasciare più possibilità di scelta ai capitani”.

Non è della stessa idea Tittia. “Mociano è importante, perché è una pista in più per provare e soprattutto per me era importante in quanto continuo ad andare li per provare e per allenarmi e mi auguro che continuino a metterla a disposizione”. Importante per tutti e due fantini sarebbe, invece, essere meno fiscali e più elastici nelle misure dei cavalli, perché queste limitano molto la scelta dei mezzosangue, che è sempre più difficile trovare.

Ospiti ai microfoni di ARE anche i due capitani vittoriosi, Paolo Capelli e Gianluca Targetti. “E’ stata un’annata emozionante per me – dice il capitano della Torre -, perchè, da contradaiolo, fare il capitano del proprio rione è già una grande gioia. Se poi riesci anche a conquistare il traguardo più ambito la soddisfazione è enorme. Con Andrea c’è un bel rapporto, lo stimo come professionista e ne apprezzo le doti umane. Fra di noi è nata una bella sintonia, mi auguro che nel futuro prosegua”.

“Il 2015 lo ricorderò come un anno particolare – afferma il capitano della Selva Gianluca Targetti – perché io ho avuto la fortuna di vincere il palio, alla quinta carriera consecutiva che correvo. Un anno che non dimenticherò e che sicuramente porterò nel cuore. Un anno che ha consolidato anche il rapporto, quello fra Targetti  e Tittia. “Con lui è stato un percorso iniziato da lontano, da quando nel 2013 sono stato eletto capitano. Per tre dei cinque palii che ho corso ho scelto lui, e questo la dice lunga. Il nostro è un rapporto che va al di là di quello tra capitano e fantino, Giovanni è una persona che a me piace, sincera, semplice, che se dà una parola è quella: merce rara al mondo di oggi. Oltre ad essere un grande professionista”.

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