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Lupi e cani randagi, provvedimento del consiglio comunale di Radicofani

Maggioranza e opposizione, all’unanimità, hanno votato nel Consiglio comunale di Radicofani una delibera su un tema molto caldo, quello del continuo assalto dei cani vaganti alle greggi. Il documento è stato scritto a quattro mani con la rappresentante dell’opposizione Marica Cabiddu, in un contesto di condivisione dei contenuti tra consiglieri e amministrazione comunale. Tra l’altro, l’esasperazione aveva portato a compiere un atto vandalico, con alcuni canidi attaccati al cartellone di ingresso del paese, e la questione non è certo stata abbandonata. Quel gesto è stato a suo tempo condannato fermamente dal sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi, come atto di violenza ingiustificato e causa di un danno di immagine per una pacifica comunità. Tuttavia lo stesso sindaco si era già mosso più volte, nelle sedi istituzionali, per segnalare un problema che si trascina da tempo. Ora, il malessere e i problemi di allevatori e agricoltori, è stato affrontato con un provvedimento preso nel corso dell’ultima seduta dell’anno, da parte di un Consiglio comunale che ha approvato un elenco di possibili soluzioni, senza distinguo. Le richieste sono articolate, e precise. Si auspica che la Regione Toscana stanzi idonee risorse per l’abbattimento dei cani e riveda le normative sui cimiteri aziendali, facilitando lo smaltimento di carcasse di animali. Nel documento si chiede al Ministero dell’Ambiente e alla conferenza Stato-Regioni di attingere risorse dai Piani di sviluppo regionali necessarie ad affrontare i costi necessari per risolvere il problema, visto che gli attuali sistemi di prevenzione e indennizzo rappresentano un doppio costo per gli allevatori. Il Comune di Radicofani propone, inoltre, nuovi bandi per risarcire non solo la perdita di alcuni capi, ma anche la diminuzione di latte che si genera in seguito agli attacchi. Si sollecitano, poi, le istituzioni preposte a rivedere la normativa sulle norme di prevenzione, prevedendo contributi superiori alla soglia di 26mila euro. Alla Regione si chiede anche di rivedere le zone di protezione, tenendo conto delle specificità di Radicofani, nonché di rivedere le normative sull’abbattimento sulla cattura di alcun esemplari, compresi gli ibridi. Le sollecitazioni arrivano fino al Parlamento, con la richiesta di rivedere la legge 281/91 che regola l’abbattimento dei cani randagi e gli incroci tra cani e lupi. “Quando un’economia – osserva il sindaco Francesco Fabbrizzi – si regge in gran parte sull’allevamento di ovini e bovini, gli attacchi di animali particolarmente feroci e aggressivi può assumere la forma di un grave danno economico che si riversa su un’intera comunità. Il Consiglio comunale di Radicofani ha avuto il buon senso di rappresentare queste istante, facendo il possibile per dare forza alle esigenze di un territorio e della popolazione. Questo è un modo per affrontare un serio problema, non certo le azioni crudeli che riescono solo a dare un’immagine negativa a Radicofani, e che vanno fermamente condannate”.

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