Si è tenuto oggi il Consiglio Comunale dal quale pubblichiamo gli ultimi aggiornamenti:
IL SINDACO VALENTINI RISPONDE SULLE SPESE PER INCARICHI ESTERNI
Marco Falorni (Impegno per Siena), Massimo Bianchini (Nero su Bianco) e Andrea Corsi
(Moderati di Centrodestra), durante la seduta consiliare di oggi hanno chiesto
informazioni in merito alle spese per incarichi professionali esterni pagate dal Comune.
Falorni durante l’esposizione dell’interrogazione ha fatto notare che, come appare sul sito
governativo, lo scorso anno l’Amministrazione ha pagato 1milione e 826mila euro, con un
aumento di 431mila euro rispetto al 2013 “confliggendo con la politica di austerità
promessa e annunciata dal Comune”. Il consigliere, nel riportare i costi di altre realtà
locali: Poggibonsi 4.772 euro nel 2014 e 12.820 nel 2013, Colle Val d’Elsa 9.516 a fronte
dei 16.878 dell’anno precedente, così come quelli di altri capoluoghi come Matera e
Arezzo che nello stesso arco temporale le hanno ridotte, rispettivamente, del 54% e del
57%, ha chiesto al Sindaco di “giustificare l’abnorme spesa sostenuta e di conoscere
quali sono state le voci principali voci che l’hanno determinata”.
“I pagamenti effettuati dal Comune – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – sono
spese impegnate precedentemente al 2013, prima dell’insediamento di questa
Amministrazione. Non si tratta di spese per consulenza, ma di spese per investimenti
come evidente dal primo numero del codice SIOPE che identifica il titolo “2” (spese in
conto capitale). Fanno riferimento al PRUSST (Programmi di riqualificazione urbana e di
sviluppo sostenibile del territorio) promossi dall’allora Ministero dei Lavori Pubblici, con
l’obiettivo di ampliare e riqualificare le infrastrutture della provincia di Siena”.
In effetti i finanziamenti PRUSST, stanziati dieci anni fa, riguardarono i costi di
progettazione di nuove opere e, successivamente, sono stati destinati al trasferimento di
cofinanziamenti ad altri Enti, tra i quali la Provincia di Siena e al Comune di Monteriggioni
per la realizzazione di opere di viabilità come gli svincoli di Maltraverso e di Montarioso.
“Il sito governativo – ha proseguito il sindaco – utilizza da alcuni mesi i dati SIOPE per
dare la sintesi delle spese delle pubbliche amministrazioni secondo una prospettiva di
open data. Una lettura che, specie in prima fase, stimola l’interesse pubblico, ma si
presta, anche, a molte colorite interpretazioni, in verità non sempre puntali, per questo i
nostri uffici contabili stanno attuando una nuova verifica delle codifiche SIOPE apposte
sui titoli di spesa, non limitandosi all’abbinamento semiautomatico fornito dalla
procedura, ma verificando l’attualità della codifica rispetto alle spese che si vanno di volta
in volta a pagare”. “Comunque – ha concluso il primo cittadino – le nostre spese per
consulenze sono assolutamente contenute e modeste, riferite prevalentemente ai costi
delle attività veterinarie relative al protocollo equino di selezione dei cavalli per il Palio”.
Marco Falorni nel dichiararsi insoddisfatto, perché dalla risposta ottenuta non ha avuto
indicazioni relative alle principali voci di spesa sostenute dal Comune, ha ribadito come
“90-100mila euro siano comunque troppi rispetto a quanto spendono altri
capoluoghi”.
A CHE PUNTO E’ IL REGOLAMENTO URBANISTICO?
“A che punto è – hanno chiesto Giuseppe Giordano ed Eugenio Neri (Siena Rinasce) –
lo stato di attuazione delle previsioni contenute nel Regolamento Urbanistico approvato
del 2011, soprattutto per quanto riguarda le richieste presentate dai cittadini compatibili
con il suddetto Regolamento?”.
L’assessore all’Urbanistica Stefano Maggi, nel ricordare l’articolata normativa che dal
2005 a oggi ha interessato l’urbanistica, soprattutto per quanto concerne il
monitoraggio che i Comuni devono effettuare sugli effetti dei propri strumenti di
pianificazione territoriale ha informato che “gli uffici hanno predisposto una procedura
informatizzata tramite il SIT (Sistema Informativo Territoriale) per il rilevamento e
aggiornamento dei dati utili all’analisi del monitoraggio, derivanti dalle pratiche edilizie
presentate”. “Il sistema informatizzato predisposto – ha proseguito Maggi – che
consente di avere un database implementabile e sempre aggiornato, ha già prodotto i
primi dati comunicati all’Amministrazione lo scorso novembre. Per quanto riguarda le
nuove previsioni siano poco oltre il 6%, mentre sul recupero abbiamo superato il 50%,
simbolo del fatto che si sta finalmente affermando una cultura del riuso”.
Giordano è intervenuto chiedendo ulteriori specificazioni. “Permane un dubbio: perché
le nuove previsioni urbanistiche sono ferme al 6% e il recupero dell’esistente si attesta
oltre il 50%? Dipende dalle carenze di istanze o da richieste avanzate dai cittadini che
non hanno avuto seguito?”.
“Riguardo alle previsioni del 2011 – ha specificato l’assessore Maggi – emerge che a
Siena sono presenti 41mila le unità immobili su 54mila residenti, un numero enorme
rispetto ai cittadini, quindi il dato del 6% in parte deriva da questo. C’è un invenduto
molto forte sull’usato, e abbastanza alto sul nuovo, quindi la previsione di espansione
fatta nel 2011 non è più legata alla realtà attuale. Inoltre molte richieste avanzate dai
cittadini non hanno avuto seguito perché riguardanti interessi contrastanti su terreni in
comproprietà”.
“Troppo semplice dichiararsi insoddisfatti – è esordito Giordano – non per la disponibilità
e la risposta dell’assessore, bensì per la continuità politica data negli anni dalle varie
amministrazioni. Ai cittadini non è stata data la possibilità di capire dove stavano i
problemi. L’auspicio è che il prossimo Regolamento sia profondamente diverso”.
L’USO DELLA FORTEZZA MEDICEA AL CENTRO DI UN’INTERROGAZIONE
PRESENTATA DA BIANCHINI, STADERINI E GIORDANO
Sull’uso della Fortezza Medicea, in occasione dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno,
l’interrogazione presentata oggi da Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Pietro Staderini
(Moderati di Centrodestra) e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce).
Nello specifico il consigliere Bianchini, dopo aver elencato i vari appuntamenti musicali
che nella sera del 31 dicembre si sono susseguiti fino alle 5 del mattino successivo,
sotto il tendone allestito all’interno della Fortezza, ha chiesto se “è possibile
organizzare una qualsiasi manifestazione pubblica in un ambiente che non ha i requisiti
di sicurezza; se era stato richiesto il parere della Commissione vigilanza sui pubblici
spettacoli , e quali le prescrizioni fornite”.
L’assessore ai lavori pubblici Paolo Mazzini nel confermare che effettivamente alla data
del 31 dicembre i lavori per la messa in sicurezza dei bastioni e delle cortine rettilinee
non erano stati ancora effettuati, visto che la gara si è appena svolta?? e gli interventi
saranno realizzati nei prossimi mesi, ha informato che come negli anni passati la
Fortezza abbia ospitato manifestazioni pubbliche come la Festa de l’Unità. “Le
Commissioni di Vigilanza sul pubblico spettacolo – ha detto Mazzini – hanno sempre
prescritto che i tratti più bassi: quello soprastante il parcheggio del Pallone, fosse
recintato e inaccessibile. Nel caso in oggetto la Commissione di vigilanza sui locali di
pubblico spettacolo ha esaminato la richiesta dei committenti il 23 e 29 dicembre scorsi,
con un sopralluogo finale il 31. Tra le varie prescrizioni fornite, non era prevista quella
relativa alla sistemazione dei parapetti perimetrali, in quanto l’accesso ai viali soprastanti
l’arena centrale era interdetto per tutta la durata della manifestazione attraverso
cancellature presidiate da personale qualificato, così come da documentazione
presentata”. L’assessore, ha, inoltre, informato che i ristoranti aperti all’interno dei
bastioni avevano messo a disposizione le loro uscite di sicurezza.
“Mi dichiaro parzialmente soddisfatto – ha detto Massimo Bianchini – perché
l’assessore ha risposto solo ad una delle due domande, eludendo quella dove si
chiedeva se era possibile organizzare manifestazioni pubbliche senza i requisiti di
sicurezza”.
NERI E GIORDANO CHIEDONO INFORMAZIONI SULLA EX SCUOLA ALFIERI
E SULLA TOZZI
Con una specifica interrogazione i consiglieri Giuseppe Giordano e Eugenio Neri (Siena
Rinasce), hanno chiesto se è stato tolto il vincolo di destinazione d’uso alla ex scuola
Alfieri, vista l’intenzione della Giunta comunale di utilizzare la struttura per trasferirci la
Coop di Uncinello.
Neri nel chiedere “se erano previste altre forme di utilizzazione e, nel caso, il perché
delle non trasformazioni”, ha domandando inoltre “per quali motivi non si è ricorso ai
fondi per l’edilizia scolastica, così da effettuare il recupero del plesso e soddisfare le
esigenze della scuola primaria, secondaria di primo grado e dell’asilo di
Petriccio-Belriguardo; e se all’interno della elementare F. Tozzi si trovino dei locali
destinati ad altra funzione e per quale motivo”.
“Per quanto concerne l’edificio della ex scuola Alfieri – ha risposto l’assessore
all’Urbanistica Stefano Maggi – gli uffici hanno predisposto la variante urbanistica in
quanto la destinazione a distretto sanitario e poliambulatorio, prevista dal vigente
Regolamento Urbanistico, non è più di interesse dell’USL 7. La destinazione prevista
dalla variante adottata dal Consiglio lo scorso 10 febbraio prevede destinazione
commerciale e pubblici esercizi, artigianato di servizio e residenziale, con esclusione del
piano terra, oltre alla possibilità di ospitare servizi sociali e ricreativi”. “Inoltre – ha
fatto presente l’assessore – la superficie utile lorda complessiva, prevista dalla variante
non supererà quella esistente. Verrà emanato un bando per la vendita di questo edificio.
Mentre gli spazi della scuola Tozzi sono tutti utilizzati dall’istituto scolastico, solo
precedentemente uno spazio all’interno dell’immobile ha ospitato un centro civico di
quartiere”.
Eugenio Neri, nel ringraziare per la chiarezza della risposta, si è dispiaciuto nel prendere
atto che il Comune aveva un immobile di un certo valore architettonico, risultato mal
tenuto da chi l’aveva presa in uso: l’USL. “Il Comune – ha evidenziato – per la parte
immobiliare, ha lasciato dei beni a chi non lo meritava. Lo dimostrano i fatti. Mi auguro
che questo ci serva da monito per gli anni futuri perché, a parte il caso particolare,
dispiace vedere, come ha detto l’assessore, che sarà destinato a opere di uso sociale,
ma cosa c’è di più sociale di una scuola all’interno di un quartiere? Diventa sociale un
centro commerciale? Dal nostro punto di vista no”.
L’ASSESSORE FERRETTI RISPONDE SUI TEMPI DI ATTESA PER LE VISITE
LOGOPEDISTICHE
Giuseppe Giordano ed Eugenio Neri (Siena Rinasce) partendo da un articolo uscito sulla
stampa locale, nel quale si denunciavano sette mesi di attesa per la visita di un bimbo da
parte di neuropsichiatra, hanno presentato un’interrogazione per avere informazioni da
parte dalla ASL 7 sui tempi di attesa per colloqui e visite logopedistiche. Giordano
nell’evidenziare come “tempi di attesa così lunghi siano inammissibili soprattutto
quando si tratta di bambini per i quali, come nel caso di specie, cure e terapie immediate
sono essenziali per l’apprendimento e la crescita psico-fisica”, ha chiesto “se il caso
in questione risponde ad un episodio isolato e per quali circostanze si è verificato”.
L’assessore alla sanità Anna Ferretti nel dare lettura di quanto risposto dal Direttore
sanitario Simona Dei ha informato che la nuova direzione USL, da poco insediata, ha già
preso in esame la questione sia per le visite con neuropsichiatra infantile sia per le
valutazioni/trattamenti di logopedia e neuropsicomotricità. “Consapevoli dei disagi – ha
detto l’assessore – l’Azienda, come comunicato dalla Dei, sta provvedendo a integrare le
risorse professionali, così da dare risposte in tempi ragionevoli e rivedere tutti gli
appuntamenti fissati a lungo termine. Mentre il bambino segnalato nell’articolo uscito il 18
novembre ha potuto effettuare l’incontro per la diagnosi lo scorso 28 novembre”.
L’assessore ha inoltre comunicato che “per l’inclusione scolastica dei minori con
riconoscimento della L. 104/92, che implica l’impiego di molte risorse, la Salute Mentale
Infanzia e Adolescenza della USL7 sta provvedendo, in accordo con l’Ufficio Scolastico
territoriale, ad aggiornare i dirigenti scolastici sulle modalità di invio ai servizi sanitari, in
modo da ridurre uno dei fattori che fanno aumentare le liste di attesa”.
“Vorrei segnalare – ha concluso – anche lo sportello autismo, frutto della sinergia tra
l’Ufficio scolastico e la Salute Mentale Infanzia e Adolescenza”.
Giuseppe Giordano si è dichiarato soddisfatto per la risposta ricevuta dalla ASL 7
“franca e non burocratica” e “per l’impegno dimostrato dall’assessore, di cui non
avevo dubbi, a vigilare affinché il problema non si ripresenti”. “Delusione e amarezza
rimane, invece, per il fatto che necessiti un articolo di giornale per ridurre l’attesa di una
visita. Circostanza che conferma la necessità di denunciare, anche in Consiglio
comunale, episodi di cattiva gestione affinché gli stessi non si ripetano”.