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Le Scotte: nel 2021 i ricoveri Covid sono stati il 12% del totale

I numeri della lotta alla pandemia, i 9,5 milioni spesi per rinnovare e potenziare il parco tecnologico, il piano da oltre 200 milioni per potenziare l’ospedale negli anni a venire, innovazione organizzativa per il miglioramento dei percorsi di cura ed esiti, comunicazione con gli stakeholders e accountability, partnership con altre aziende e istituzioni. Sono alcuni dei punti cardine presentati ieri in conferenza stampa dal dg dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese Antonio Barretta, che ha illustrato i risultati 2021 e le prospettive future dell’ospedale Santa Maria alle Scotte.

Per quanto riguarda le azioni di contrasto alla pandemia, nel 2021 sono state somministrate 83.393 dosi di vaccino. 1.082 i ricoveri Covid (per 18.879 giornate di degenza), circa il 12% del totale dei ricoveri ordinari. Il personale mediamente coinvolto quotidianamente nella Covid Unit, per 80 pazienti, è pari a circa 40 medici, oltre 100 infermieri e circa 50 OSS. Sono stati ricoverati anche pazienti fuori area vasta e, nella primavera scorsa, sono stati destinati fino a 180 posti letto alle cure del Covid (pari al circa il 25% dei posti letto dell’ospedale). Sono stati processati 324.828 tamponi; gli anticorpi monoclonali autorizzati dall’AIFA e somministrati sono stati 246 e 67 pazienti sono stati arruolati per la sperimentazione degli anticorpi monoclonali di TLS.

«I contagi sono in diminuzione ma non possiamo abbassare la guardia – spiega Barretta –. Per questo, tra le prospettive future, c’è l’approvazione di un piano aziendale pandemico organico e il perfezionamento e formalizzazione del modello cosiddetto a “fisarmonica” per potenziare la flessibilità necessaria al recupero veloce delle liste di attesa ogni qualvolta l’andamento della pandemia lo consentirà».

Altro tema rilevante è la ristrutturazione dell’ospedale e le nuove edificazioni. «Lo sviluppo infrastrutturale e tecnologico del nostro ospedale rappresenta un’assoluta priorità per la nostra azienda ma anche per la città di Siena, l’Università, l’area vasta e tutta la Regione Toscana – ha sottolineato il professor Barretta -. Il nostro masterplan è la guida per guardare oltre il Covid-19 e definire una prospettiva strategica di ammodernamento e sviluppo della nostra struttura».

Il piano di riordino e sviluppo del masterplan dell’ospedale di Siena prevede un investimento di oltre 200 milioni di euro, provenienti da fondi europei, regionali e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per la costruzione del nuovo lotto volàno e del nuovo edificio dedicato al magazzino, il rifacimento delle facciate, la realizzazione del Pronto Soccorso Pediatrico, un nuovo parcheggio, l’adeguamento antisismico e antincendio dei lotti 1, 2 e 3, il trasferimento del laboratorio galenico e degli uffici amministrativi, la realizzazione di un nuovo parcheggio e la revisione della viabilità interna.

Per quanto riguarda il rinnovo e il potenziamento del parco tecnologico, nel 2021 sono state acquisite attrezzature sanitarie per 9,5 milioni che hanno riguardato il potenziamento della senologia, la nuova spect-tc per la medicina nucleare, l’aggiornamento delle risonanze magnetiche, dei piani di trattamento per la radioterapia e del sistema radiologico digitale, oltre che delle terapie intensive con una nuova rianimazione nel Dipartimento Emergenza-Urgenza e dei Trapianti, e il rinnovo della terapia intensiva neurochirurgica e nuove incubatrici e isole neonatali della Terapia Intensiva Neonatale. Interventi, questi, che hanno portato a una globale riduzione dell’età media del parco tecnologico dell’Aou Senese, passato da 9.6 a 7 anni. L’obiettivo è avere, entro il 2024, un’età media delle apparecchiature non superiore ai 5 anni.

«L’innovazione organizzativa passa anche attraverso il miglioramento dei percorsi di cura – aggiunge il direttore generale Antonio Barretta -. Con una maggiore attenzione alle liste di attesa, tramite anche un attento monitoraggio delle prime visite in regime ambulatoriale e delle attività chirurgiche. Particolare attenzione sarà posta al riordino delle terapie intensive, delle attività di laboratorio e di pronto soccorso, compreso il percorso pediatrico, il potenziamento dei programmi dei trapianti e di chirurgia robotica».

In particolare, nel 2021 c’è stato un miglioramento nei tempi di attesa previsti per gli interventi chirurgici oncologici con classe di priorità “A” (entro 30 giorni). L’Aou Senese ha elevato tale indicatore, passando dall’85% del 2019 all’88% del 2021. È stata potenziata la chirurgia oncologica: 769 interventi effettuati (per i Tumori previsti dal Piano Nazionale Governo Liste di Attesa) rispetto ai 740 del 2020, proseguendo il processo di crescita aziendale già realizzato nel 2020 nonostante la pandemia (gli interventi effettuati sono stati 531 nell’anno 2019, in assenza di misure di contenimento da Covid-19). Particolare attenzione è stata posta verso i trapianti di organo che caratterizzano l’Aou Senese (unico centro regionale per il trapianto di cuore e polmone). Per i trapianti sono stati definiti i PTDA, la carta dei servizi e l’assetto organizzativo con le specifiche responsabilità di ogni programma. Per quanto riguarda l’attività chirurgica e ambulatoriale, è stata istituita la gestione operativa per i percorsi chirurgici e ambulatoriali. È stata inoltre attivata una convenzione con la clinica Rugani per interventi di chirurgia minore e, per quanto riguarda l’attività di chirurgia programmata, è stato raggiunto l’obiettivo regionale dei volumi 2019 meno il 10%: sono stati effettuati 11.893 interventi, in crescita del +13% rispetto al 2020 ed in riduzione del -11,6% rispetto al 2019, anno in cui sono risultati pari a circa 13.454.

Per quanto riguarda le prime visite: il catchment index, ovvero, la percentuale di visite prenotate su quelle prescritte, a dicembre scorso ha raggiunto il 67% a fronte di una media regionale del 63%. Le prestazioni complessive per le prime visite sono state 28.542 nel 2021 (a fronte delle 29.770 del 2019).

Di pari passo l’Aou Senese ha potenziato molto le relazioni istituzionali e con gli stakeholders: in questo contesto si collocano le giornate di confronto con enti e istituzioni, gli eventi con i cittadini e il Comitato di Partecipazione, le “Agorà” per promuovere la cultura e la ricerca nonostante il Covid e un ulteriore potenziamento delle relazioni sindacali. Importanti, per il miglioramento complessivo dell’ospedale, gli accordi e le partnership con le altre aziende e istituzioni, come ad esempio quelli sul trapianto di rene con Careggi e Pisa, sul trapianto di polmone ancora con l’Aou di Careggi, con la Fondazione Monasterio per la gestione dei pazienti cardiopatici, con Estar per la ricollocazione delle apparecchiature in dismissione, con il Comune e la Provincia di Siena, e l’Azienda Usl Toscana sudest per la riqualificazione dell’immobile di Viale Sardegna, la nuova viabilità in Viale Bracci e le nuove fermate del bus insieme a Tiemme e le attività svolte in collaborazione, con la Rugani Hospital per alcune specialità di chirurgia ambulatoriale.

«C’è un insegnamento che ci arriva dall’esperienza con il Covid e che dobbiamo tenere bene a memoria – sottolinea il dg Barretta -: la capacità di organizzarsi e di adeguarsi ai cambiamenti deve rappresentare un fattore trainante per mettere a sistema competenze e risorse. Come abbiamo fatto con il Covid, adattando le nostre strutture all’andamento della pandemia, così dobbiamo fare con le prospettive future che riguardano il nostro ospedale. Trascurare gli insegnamenti di questa pandemia costituirebbe l’errore più grave che potremmo compiere – conclude Barretta -. Per questo dobbiamo dimostrarci più pronti e preparati alle sfide del futuro, in relazione ai crescenti bisogni di salute dei cittadini e cercando sempre di impiegare velocemente e bene i finanziamenti e le risorse che avremo a disposizione, attività di cui daremo conto puntualmente».

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