Le persone in stato di detenzione nella casa circondariale di Siena potranno svolgere attività lavorative extramurarie per la protezione ambientale e per il recupero del decoro di aree verdi e spazi pubblici nonché attività inerenti la raccolta dei rifiuti, la protezione civile compreso il piano neve. Lo prevede la bozza di convenzione tra il Comune di Siena e il Ministero di Giustizia approvata ieri, 3 gennaio, dalla giunta comunale su proposta del sindaco Luigi De Mossi. Il programma, in fase sperimentale, prevede che i soggetti in stato di detenzione con specifiche caratteristiche possano scegliere anche lavori di pubblica utilità.
Alla base dell’accordo, il fatto che “il Comune di Siena intende svolgere un ruolo attivo e di supporto per l’attuazione delle politiche volte al reinserimento dei detenuti” per offrire “opportunità lavorative, gratuite, per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità per i quali sussistano le condizioni per l’ammissione al lavoro all’esterno, alla semilibertà, ai permessi o licenze”, si legge nella delibera. Un obiettivo che verrà formalizzato dal Comune di Siena e dal Ministero di Giustizia e con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP) e con il Tribunale di Sorveglianza competente per territorio, con il protocollo di intesa in cui si stabilisce che le finalità dell’accordo sono, tra le altre, quelle di incrementare le opportunità di lavoro e formazione tra detenuti e internati, anche in forma di volontariato, per la tutela dell’ambiente ed il recupero del decoro di spazi pubblici e aree verdi; favorire e stimolare l’avvio di progetti che coinvolgano la popolazione carceraria nella corretta gestione dei rifiuti; favorire l’attività di protezione civile, compreso il piano neve. Il protocollo, una volta sottoscritto da tutte le parti, avrà una durata triennale.