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L’agroalimentare abbinata al territorio per far crescere l’economia

Si apre oggi la due giorni sull’agroalimentare di qualità della Toscana. L’evento, organizzato da Qualivita, che si dividerà tra dibattiti e degustazioni vuole celebrare il meglio dei prodotti della Regione che è la prima in Italia per numero di Indicazioni Geografiche, con 89 denominazioni DOP e IGP di cui 33 agroalimentari e 58 vitivinicole e un impatto economico che supera il miliardo di euro (1,04 Mld). Come riporta il Rapporto Ismea-Qualivita 2018, con 111 milioni di euro di valore alla produzione nel settore food e 926 milioni di euro nel wine, la regione è nella Top 5 nazionale per ritorno economico e vanta un’importante seconda posizione nel comparto vino.
Siena è la prima provincia, per valore, delle DOP IGP della Toscana, con 426 milioni di euro, seguita da Firenze e Grosseto. Dati che raccontano un vero e proprio patrimonio del territorio, voce economica determinate, simbolo di tradizione e cultura e motore dei flussi turistici. Un settore in cui bisogna credere come ha detto ad Are Mauro Rosati, segretario generale di Qualivita, che ha organizzato la due giorni nella sala San Pio del Santa Maria della Scala.

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