La partita dell’andata fece capire che andare diretti in serie B era utopia. Il Siena ci arrivava gasata dopo gli 8 punti nelle prime 4 senza aver subito nessuna rete. Ne prese due in otto minuti, di Sciaudone e Zamparo, tanto bastò a legittimare la forza di uno squadrone, la Reggiana appena scesa dalla seconda serie, e a mettere le prime incertezze in una rosa costruita velocemente in estate e messa, forse erroneamente, tra le favorite del girone.
Quattro mesi dopo è cambiato tutto per la Robur, che adesso non ha più Gilardino e Perinetti e deve lottare per la salvezza, e poco o niente per la Reggiana, l’unica squadra che non ha ancora perso, con 13 vittorie e 6 pareggi, appaiata in testa col Modena a 51 punti, più del doppio del Siena. La squadra di Aimo Diana si è pure rafforzata, con gli arrivi di Arrighini e D’Angelo, mentre i bianconeri si sono indeboliti, perdendo Acquadro, Varela, Conson, Montiel e Milesi (più altri giovani con pochissime presenze), con Pezzella e Bani squalificati. Sono arrivati soltanto i difensori Laverone e Dumbravanu, anche se “entro lunedì arriveranno i calciatori che ci interessano”, ha detto mister Padalino, che ha convocato 18 giocatori, appena 15 di movimento tolti i tre portieri.
Sarà una sfida impari, quella del Mapei Stadium, “ma non partiamo battuti – spiega Padalino – ogni gara può avere anche un altro risvolto. Sicuramente non basterà solo l’aspetto agonistico, ma anche un equilibrio tattico, una buona organizzazione e prendersi responsabilità a livello individuale”.
Il Siena torna a giocarci a quattro anni dall’andata dei quarti di finale playoff con Mignani: finì 2-1 per la Reggiana, risultato ribaltato al ritorno con quel rigore di Santini che fece storia e anche cronaca giudiziaria. Si gioca oggi alle 14.30, collegamenti in diretta su Antenna Radio Esse.