Lotta alle frodi-agroalimentari, contrasto al mercato del falso e all’evasione fiscale, contrasto alla criminalità economico finanziaria ed ai traffici illeciti per la tutela dell’economia legale, i settori che hanno visto le operazioni più importanti condotte dalle Fiamme Gialle senesi. Tra gli interventi principali l’operazione “FUENTE”, che ha consentito di scoprire un vasto fenomeno fraudolento, a livello nazionale, nel settore oleario. Si è scoperto in sostanza che venivano commercializzati enormi quantitativi di olio extravergine di oliva, di scarsa qualità illecitamente ottenuti all’estero, ricollocati sul mercato nazionale – attraverso illecite miscelazioni non rilevabili alle analisi ufficiali – con l’interesse di numerosi imprenditori italiani operanti il confezionamento e il commercio sul mercato interno ed internazionale.L’attività investigativa, vede al momento 35 indagati per i reati di frode in commercio e riciclaggio merceologico , il sequestro di 300 tonnellate di prodotto e di 1,7 milioni di euro di disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati.
“FALANGE MACEDONE”: condotta dalla dipendente Compagnia di Siena, ha permesso di smantellare un’organizzazione criminale, con sede nella Provincia di Siena ma operante in tutta Italia, che truffava gli Enti pubblici sfruttando lavoratori extracomunitari evadendo il fisco. Le attività si sono concluse con la denuncia a vario titolo all’Autorità Giudiziaria di Siena di 14 persone. È stata inoltre data esecuzione alla misura di sequestro per equivalente concesso dal GIP senese per un importo di circa 2,3 milioni di euro. In tale ambito sono state svolte numerose verifiche fiscali che hanno portato a contestare in totale oltre 10 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti e ad individuare una evasione di IVA per 3 milioni oltre a contestare circa 1 milione di ritenute non operate.
“TIME OUT”: posta in essere dalla stessa Compagnia nei confronti della Mens-Sana Basket S.p.a.. L’attività eseguita su delega della Procura della Repubblica del capoluogo nell’ambito dei reati per bancarotta fraudolenta nonché false comunicazioni sociali, ha portato all’esecuzione di quattro arresti domiciliari e sequestri patrimoniali pari a 14 milioni di euro, eseguendo nel contempo verifiche fiscali che hanno portato al recupero di basi imponibili pari a 27 milioni di euro, 15 milioni di IVA evasa, quasi 3 milioni di euro di ritenute previdenziali non versate e oltre 16 milioni di euro di redditi non dichiarati dai giocatori di basket.
“ORO ROSSO” : la Tenenza di Poggibonsi ha scoperte fatture per operazioni inesistenti emesse ed utilizzate per 4,5 milioni di euro, otto soggetti denunciati all’autorità giudiziaria e 1 milione di euro recuperato a tassazione. Coinvolte sei imprese con sede in Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Campania. Tale azione ha consentito di smantellare il sistema fraudolento concepito da taluni operatori scorretti che si arricchivano indebitamente a danno dell’Erario e creavano un’evidente distorsione agli equilibri del mercato, a discapito della libera concorrenza.
“BRUNELLO”: il dipendente Nucleo PT di Siena, con la preziosa e determinante collaborazione del personale dell’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole, sede di Firenze, ha svolto indagini partite in seguito ad una segnalazione da parte dall’Ente che si occupa della tutela del prestigioso marchio, famoso in tutto il mondo, il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, il quale, anche attraverso il dipendente Ente di certificazione Valoritalia Srl, ha poi fornito agli inquirenti preziosa e costante collaborazione. Le investigazioni svolte hanno consentito di rinvenire, a seguito di plurime perquisizioni, e sottoporre a sequestro probatorio 165.467 litri di vino, allo stato sfuso, che avrebbe permesso l’imbottigliamento di 220.000 bottiglie del formato da 0,75 cl. – di cui litri 75.620 di Brunello di Montalcino e litri 89.847 di Rosso di Montalcino, per un valore di almeno 5 milioni di euro, ed inoltre di numero 2.350 contrassegni di Stato e copiosa documentazione e materiale contraffatto; le stesse hanno, inoltre, contribuito a tutelare il consumatore al momento dell’acquisto del prodotto ed a garantire, nel contempo, la trasparenza del mercato del vino, settore di primaria importanza per l’economia nazionale e l’immagine del “Made in Italy”.
“IL GRANDE INGANNO”: la Tenenza di Montepulciano ha scoperto un insidioso sistema di frode, ideato da un imprenditore al fine di poter ottenere ingenti finanziamenti comunitari e, contemporaneamente, evadere il Fisco. Le complesse indagini eseguite hanno avuto origine grazie all’intuito investigativo delle Fiamme Gialle che, nel corso di un’articolata attività di polizia tributaria, individuavano il meccanismo di truffa attraverso il quale l’imprenditore otteneva dall’A.R.T.E.A., indebiti finanziamenti per oltre 6 milioni di euro.
Sulla base delle risultanze investigative scaturite dalle indagini delle Fiamme Gialle di Montepulciano, il GIP del Tribunale di Siena, ha potuto disporre, nei confronti di S.S., la misura coercitiva degli arresti domiciliari nonché il sequestro preventivo per equivalente delle somme, quote societarie e beni mobili e immobili per un importo di oltre 4 milioni di euro, tra cui anche titoli PAC (titoli che danno diritto alla percezione di finanziamenti nell’ambito della Politica Agricola Comune) nella disponibilità dell’indagato.
“ORRORE IN TAVOLA”: la Tenenza di Montepulciano, durante un’ispezione nei magazzini e nelle celle frigorifere di una ditta alimentare destinati alla conservazione delle materie prime, ha riscontrato una situazione di considerevole degrado igienico–sanitario, accertando una serie di infrazioni in materia di detenzione di alimenti e bevande e violazioni penali in quanto i due fratelli “frodavano” i consumatori finali ri-etichettando prodotti scaduti. In particolare, sono stati rinvenuti prodotti tipici toscani e umbri per un totale di oltre 4 tonnellate di merce (carne, pasta, salumi, formaggi, sughi e olio extravergine di oliva), scaduti da mesi ed alcuni da anni, pronti per essere “ripuliti” e venduti sul mercato sia italiano che estero attraverso il sistema della ri-etichettatura. Tutti i prodotti sono stati sequestrati e due persone sono state denunciate per i reati di cui agli articoli 515 c.p.p. “Frode nell’ esercizio del commercio” e 516 c.p.p. “Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine”. Successivamente, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tutta la merce è stata distrutta.
“CAPS, BAGS AND TOYS”: la Tenenza di Poggibonsi nell’ambito dell’intensificazione dei servizi anti-contraffazione sul territorio provinciale, ha individuato, nella zona della Val D’elsa, un capannone industriale, apparentemente dismesso, ove erano stoccati numerosi scatoloni contenenti merce falsa, procedendo quindi al sequestro di 50.000 cappellini, per un valore commerciale che si aggira intorno al mezzo milione di euro; il rappresentate legale della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per detenzione finalizzata alla vendita di prodotti contraffatti. Nell’ambito della medesima attività, nel comune di Radda in Chianti e in quello, della vicina provincia di Firenze, di Sesto Fiorentino, sono stati altresì sequestrate 700 borse in pelle che riproducevano modelli e disegni comunitari registrati, quali Birkin di Hermes, New Peekboo di Fendi, Falabella di Stella McCartney, La Postina di Zanellato, Shopper di Yves Saint Laurent e Luggage di Celine; rinvenivano e sequestravano inoltre circa 25.000 prodotti non sicuri (privi delle indicazioni di provenienza o con marchio “CE” non regolare), per la maggior parte giocattoli.