Il giallo e il rosso della Fornace hanno trionfato alla 38° edizione dei Ruzzi della Conca sconfiggendo in una finale epica la contrada del Mar Nero. I giocatori in campo (Federico Ferretti, Daniele Paolucci e Davide Ponziani per il Mar Nero e Mauro Scattoni, Alex Papi, Alessio Fastelli e Marco Leandri per la Fornace) hanno dato vita ad una di quelle sfide che rimarranno nella memoria e di cui, a Chiusi, si parlerà per generazioni e generazioni. La finale, che dovrebbe terminare a 16 punti, è finita 21 a 19 dopo un batti e ribatti che ha tenuto con il fiato sospeso gli oltre 2000 spettatori che hanno riempito le tribune del Comunale. Alla fine, dopo svantaggi recuperati, errori e colpi di classe da entrambi i lati, l’edizione 2018 dei Ruzzi della Conca ha favorito i giallo/rossi e consegnato loro la meritata 10° Conca della propria storia. I campioni della Fornace sono arrivati in finale dopo un lungo pomeriggio di sfide che li ha visti trionfare sui bianco/verdi del Granocchiaio, che dopo un ciclo infinito di vittorie hanno da pochi anni avviato un nuovo ciclo con giocatori nuovi per tornare grandi, e sui campioni in carica (verdi/arancio) delle Biffe, che lo scorso anno avevano conquistato la Conca sconfiggendo in finale proprio la Fornace. Al Mar Nero, per riportare la Conca sotto i propri colori che manca da 36 anni, non è invece bastato il vantaggio di essere già in finale grazie alla vittoria nella prima domenica di Ruzzi.
I Ruzzi della Conca, oltre che per l’aspetto sportivo, si sono caratterizzati anche per la sfilata, che quest’anno ha rievocato gli anni della Grande Guerra e celebrato i 100 anni dalla fine del conflitto. In particolare è stato ricordato il momento del “ritorno dei soldati” dalla guerra. Ad Accompagnare la sfilata storica tutto il gruppo degli sbandieratori e tamburini delle contrade e la “Fanfara dei Bersaglieri”.
“Sono stati dei Ruzzi incredibili e non adatti ai deboli di cuore – dichiara il sindaco di Chiusi Juri Bettollini –. La finale è stata fantastica grazie a giocatori eccezionali che hanno regalato emozioni e brividi ad ogni sferzata del bracciale. Complimenti, dunque, alla contrada della Fornace, a cui vanno anche gli onori della vittoria, e a quella del Mar Nero per aver scritto una pagina di storia dei Ruzzi della Conca. Per la nostra città la palla al bracciale è una passione vera, alimentata anno dopo anno e generazione dopo generazione, che fianco a fianco proseguono insieme un cammino di tradizione e cultura. Per tutto questo complimenti a tutte le contrade dello Scalo per aver organizzato una 38° edizione veramente emozionante a partire dalla sfilata storica che in maniera sensibile ha celebrato il centenario dalla fine della Grande Guerra. Sono state due settimane intense e cariche di adrenalina e la cosa più bella è pensare e sentire che non vediamo l’ora di riprovare le stesse sensazioni il prossimo anno con una nuova edizione dei Ruzzi della Conca”.