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Ipertensione e rischio cardiovascolare, nasce l’Unità Operativa

All’interno del Dipartimento di Medicina Interna e Specialistiche della Asl Toscana sud est, è stata attivata la UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale) “Ipertensione arteriosa, dislipidemie e rischio cardiovascolare”. Il responsabile è Salvatore Lenti. 

Pur avendo sede ad Arezzo, il lavoro dell’Unità avrà valenza aziendale e andrà a rispondere ad un bisogno forte, rappresentato dalla gestione del rischio cardiovascolare. Uno dei compiti più importanti della UOSD, come spiegato da Massimo Alessandri (direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialistiche) “sarà di fare una ricognizione degli ambulatori dell’Azienda dedicati a questa problematica, favorendone l’apertura laddove ce ne sia bisogno. Una riorganizzazione, quindi, per dare risposte efficaci a patologie diffuse, sotto il coordinamento di Lenti che assumerà questo incarico dal 16 marzo”.

“Sono fiducioso di questa nuova sfida, perché potrò mettere a disposizione la mia formazione professionale, la competenza e conoscenza acquisite in questo specifico ambito – commenta Lenti –  Si potrà riattivare a breve il Centro ipertensione all’ospedale di Arezzo, già riconosciuto come centro di eccellenza nazionale dalla Società Italiana dell’ipertensione arteriosa. Contemporaneamente si continuerà a fare ricerca clinica con la collaborazione infermieristica, per migliorare la cultura scientifica dei percorsi di assistenza e cura a beneficio dei pazienti”. 

La nuova U.O.S.D. rientra nella governance della Asl Toscana sud est come centro di servizi di rete integrata e strutturata tra ospedale e territorio. Prevede la presa in carico di pazienti con patologie croniche internistiche, come l’ipertensione arteriosa e le dislipidemie, attraverso un approccio globale del rischio cardiovascolare. La rete con la Medicina Generale e con gli specialisti di tutta l’Azienda, compresi i farmacisti, permetterà di monitorare l’appropriatezza e l’efficacia degli interventi di diagnosi, cura e prevenzione. L’assistenza vedrà come centrale la figura dell’infermiere per attuare precisi percorsi di Day Service e di educazione sanitaria, passando dalla medicina di attesa a quella di iniziativa.

La U.O.S.D permetterà la presa in carico del paziente, non ricorrendo all’ ospedalizzazione ma assicurando un adeguato e approfondito screening diagnostico e l’appropriatezza di un percorso di cura e di prevenzione del rischio. 

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