Maria Concetta Raponi (Forza Italia) ha presentato nella seduta consiliare di oggi un’interrogazione urgente sulle lunghe attese e i notevoli disagi per i tamponi agli studenti.
<<Il nuovo protocollo, successivo al documento riguardante le “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars Covid in ambito scolastico” – ha ricordato il consigliere – prevede che, per gli under 12, venga effettuato un tampone il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del contatto con un positivo e che se il risultato è negativo, lo studente possa rientrare a scuola senza fare la quarantena e che successivamente ne venga fatto un secondo dopo cinque giorni>>.
<<Un iter – ha proseguito Raponi – che, come riportato anche dalla stampa nei giorni scorsi, ha fatto vivere agli alunni una vera e propria odissea per sottoporsi al tampone necessario per il rientro a scuola, dovuta anche al fatto che molti si sono recati al drive through al posteggio della Mens Sana perché non è stata data comunicazione alle famiglie dell’apertura di un nuovo hub in via Tolomei che, comunque, non ha migliorato la situazione visto la presenza di un solo operatore rispetto al numero considerevole di utenti>>.
<<Alla luce dell’incremento dei positivi, stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità>>, il consigliere ha chiesto <<se l’Amministrazione è a conoscenza degli enormi disagi e delle lunghe attese che si sono verificate per gli under 12; quali possano essere le iniziative attuabili affinché l’AUSL organizzi in maniera più organica e scaglionata gli orari di convocazione onde evitare code e assembramenti come nei giorni scorsi e se la stessa possa farsi portavoce con i dirigenti dell’AUSL affinché possano essere individuate non solo modalità diverse ma anche altre strutture da utilizzare>>.
Il presidente del Consiglio Marco Falorni ha risposto all’interrogazione, a nome dell’assessore alla Sanità Francesca Appolloni, assente in aula, riportando quanto comunicato a quest’ultima dal direttore della Zona Distretto Senese Azienda Usl Sudest spiegando che <<si sono dovuti organizzare in modo urgente in seguito alla circolare ministeriale che prevede che in caso di positività a tampone molecolare di un alunno la sorveglianza articolata degli altri contatti avvenga tramite tampone antigenico o molecolare>>. Aggiungendo che <<la Regione Toscana ha dato seguito a questo atto provvedendo affinché la sorveglianza sia effettata con tamponi rapidi a referto immediato, 15 minuti, e in caso di positività la richiesta di uno molecolare di conferma. Vista la quantità di casi positivi e la numerosità di scuole nel capoluogo ciò ha portato a confluire sul drive through alla Mens Sana: due tipi e delle tempistiche differenti di testing e un conseguente e notevolissimo incremento di volume di attività. Nella impossibilità di allestire un nuovo drive through, è stato urgentemente concordato con l’Amministrazione un altro centro integrativo e non sostitutivo a quello del parcheggio in modalità walk through (a piedi) per meglio distribuire tutta l’attività>>.
L’assessore ha poi spiegato a titolo esplicativo che <<alla capacità massima del punto drive di 300 tamponi molecolari/die si sommano 330 di quelli rapidi delle scuole (questo è il numero ad oggi). La scelta di affiancare al parcheggio Mens Sana quello a piedi di Via Tolomei 7 è da considerarsi una soluzione emergenziale che permette di distribuire le richieste degli alunni nel minor tempo possibile nel tentativo di evitare il ricorso alla DAD come nel recente passato. Tra ASL e Comune di Siena è in atto un quotidiano monitoraggio del fenomeno al fine, se necessario, di trovare un ulteriore alternativa come un nuovo drive through, che comunque, alla luce dei numeri e delle modalità di testing scolastico porterebbe ad una riduzione delle attese ma non ad un abbattimento>>.
Raponi nel ringraziare e aggiungendo di <<capire la situazione emergenziale e la finalità di evitare la Dad, e prendendo atto che ci si stia organizzando per migliorare l’effettuazione dei tamponi considerando che l’anno scolastico è appena iniziato e che stando ai numeri la situazione, sicuramente, si farà ancora più complessa>>, ha spiegato che <<le tempistiche di risposta al testing di 15 minuti non è reale>> portando una sua personale esperienza e aggiungendo che <<la refertazione, necessaria per il rientro a scuola, che non viene inviata in tempo, determina un disservizio enorme che speriamo si possa al più presto risolvere>>.