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Inchiesta fallimento Mens Sana: revocato il sequestro conservativo ad Olga Finetti. Parla l’avvocato

Si è concluso nei giorni scorsi il procedimento civile a carico di Olga Finetti, ex segretaria della società Mens Sana Basket e, grazie ad un accordo raggiunto con la Curatela fallimentare, è stato revocato il sequestro conservativo dei beni. Ai microfoni di Antenna Radio Esse è intervenuto l’avvocato Giulio Giglio, del Foro di Roma, che ha assistito Olga Finetti nella causa civile.

“Come noto – spiega l’avvocato Giglio -, il Fallimento Mens Sana aveva formulato, nel mese di marzo 2016, una richiesta di risarcimento di oltre 33 milioni di euro, nei confronti dei membri del C.d.a. e del Collegio sindacale della Mens Sana Basket. Ebbene, la Sig.ra Olga Finetti aveva fatto parte del c.d.a. solo per pochi mesi ma era stata citata in giudizio soprattutto in quanto ritenuta “amministratrice di fatto” della Mens Sana. Nel corso della controversia, il Fallimento Mens Sana aveva anche sequestrato il consistente patrimonio della Sig.ra Finetti.
La nostra difesa è sempre stata chiara ed uniforme: la Sig.ra Finetti non ha mai avuto un ruolo attivo all’interno della Mens Sana, essendo stata per anni una mera segretaria e avendo ricoperto, solo formalmente e in modo passivo, la carica di amministratrice per pochissimi mesi. Estendere la responsabilità della Sig.ra Finetti, ritenendola colei che per anni ha amministrato di fatto la Mens Sana, era ed è da ritenersi una assurda forzatura giuridica elaborata dal Fallimento al fine di aggredire il consistente patrimonio della mia Assistita, la cui origine (come affermato anche dalla magistratura penale), si perdeva nella notte dei tempi essendo costituito principalmente da beni ereditati dalla propria famiglia.
Come si è giunti all’accordo ed alla conclusione del giudizio?
“Innanzitutto va detto che i primi risultati confortanti sono giunti anche grazie all’egregio lavoro del Collega penalista che assisteva la Sig.ra Finetti nel procedimento penale, l’Avv. Nicola Madia: nel gennaio 2018 è stato infatti sostanzialmente revocato il sequestro penale disposto, nel lontano 2014, nei confronti della Sig.ra Finetti.
Ma la recente conclusione del giudizio civile è stata la conseguenza di un’ulteriore serie di risultati positivi ottenuti: ad aprile 2018 il Tribunale di Firenze, in composizione collegiale, ha accolto il reclamo da me proposto avverso il sequestro conservativo (riducendo l’entità dello stesso, nei soli confronti della Sig.ra Finetti, da ben 33 milioni a 3,5 milioni di euro). Inoltre, nel mese di maggio 2018, il Tribunale di Siena ha accolto l’opposizione allo stato passivo presentata dalla Sig.ra Finetti, ammettendola al passivo per i crediti da lavoro maturati quale lavoratrice subordinata (segretaria) della Mens Sana. La rilevanza di questi successi ha obbligato la Curatela a ridurre considerevolmente le proprie pretese e, soprattutto, a riconoscere la debolezza della propria teoria che riconduceva la Sig.ra Finetti ad una amministratrice di fatto della Società, tesi non condivisa né dalla magistratura senese né dal Collegio del Tribunale di Firenze. Sono state vittorie decisive che, unitamente al recente epilogo, confermano la tesi che abbiamo sempre sostenuto: la Sig.ra Finetti è stata una semplice segretaria, divenuta amministratrice solo formalmente e per pochi mesi. E i beni che erano stati erroneamente sequestrati provengono esclusivamente dal patrimonio familiare ereditato e non certo da attività illecite legate alla Mens Sana”.

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