Nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena si è svolta l’inaugurazione dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana per Stranieri, giunti alla 101° annata.
Il Rettore Pietro Cataldi ha salutato gli studenti arrivati a Siena insistendo sull’importanza di questa esperienza: allontanarsi da casa, dal proprio paese, uscire dalla propria lingua offre l’opportunità di conoscere più cose, di sé stessi e della realtà. “Noi ci auguriamo – ha detto il Rettore- che vi sentiate a casa, perché l’umanità è una e il mondo è la sua grande casa; ma anche speriamo che vi sentiate un po’ stranieri, come suona il nome della nostra università, perché la condizione dello straniero dà una prospettiva più profonda alla vita”.
La professoressa Carla Bagna, direttrice del Centro Linguistico CLUSS, ha sottolineato il coraggio, l’investimento di tempo e denaro degli studenti presenti e l’impegno di tutti coloro che lavorano perché i corsi a cui partecipano siano efficaci, ricchi e divertenti. Il Centro CLUSS dell’Ateneo nel 2017 ha predisposto 334 classi per studenti di 101 paesi. Tra le nazionalità più rappresentate: Cina, Argentina, Brasile, Giappone, Germania, Spagna, USA. Secondo le previsioni 2018 e secondo i dati disponibili per il 1° semestre 2018 gli studenti presenti saranno con numeri quasi analoghi.
All’interno dei corsi di lingua e cultura italiana, nel 2018 sono stati varati anche programmi speciali e mirati: un progetto che hai coinvolto 40 studenti libici per un trimestre, un altro per oltre 100 studenti di licei bilingui o con presenza significativa dell’italiano in varie parti del mondo: a Istanbul, a Shanghai, nell’area dello Jiangsu, a Londra, in aree diverse dell’ Argentina.
Significativa la presenza di 7 Università USA: le due sedi del Massachusetts, Arizona, Arkansas, Molloy College, Georgetown, oltre a due campus dell’Università di Portorico. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai progetti legati a Lingua e Musica sia con la Municipalità e Università di Nantong (Cina), che con i ragazzi del Conservatorio di Dresda. Tra le novità 2018, i primi 10 studenti del Foundation Year che arriveranno a inizio ottobre, mentre prosegue il programma con la Sorbonne Nouvelle di Abu Dhabi.
Anche i rapporti con il mondo asiatico si sono ulteriormente ampliati, e non prevedono solo la Cina. Nel 2018 sono previsti oltre 50 studenti asiatici in scambio provenienti da Vietnam, Cina e Giappone, e programmi speciali con le Università cinesi e con le Università giapponesi di Waseda, Seinan, Kyoto Sangyo, Obirin, Soka, Chukyo, Osaka.
La Prof.ssa Sabrina Machetti, direttrice del Centro di Certificazione CILS, ha portato un saluto sottolineando l’importanza di questa giornata che celebra l’inizio dei Corsi estivi ma che, come ogni anno, festeggia lo stare insieme, grazie alla lingua e cultura italiana e all’incontro, che sempre la rinnova, con le altre lingue e culture. In questa sinergia, anche la CILS, certificazione delle competenze in italiano L2, che festeggia quest’anno il suo 25° anno di attività, assume il significato di motore per il dialogo e per la reciproca comprensione. La certificazione CILS, che è iniziata nel 1993 con poco meno di 100 iscritti, nel 2017 ha rilasciato 22.000 certificazioni in 350 sedi di esame in Italia e nel mondo.
Il Rettore, in chiusura, ha ricordato il successo del corso online MOOC, che ha raggiunto in tre edizioni, 90.000 iscritti e ha citato il caso di uno studente cinese che nel 1989 aveva ricevuto una borsa di studio dalla Scuola di Lingua e Cultura Italiana per Stranieri, diretta da Mauro Barni. Non essendo riuscito a avere il visto, ha scritto all’Università per Stranieri, riconfermando la sua volontà di venire a seguire quest’anno un corso di lingua italiana, adesso che è in pensione, per coronare un sogno.
Nel pomeriggio alle 17.30, l’Aula Magna dell’Ateneo si è trasformata in un palcoscenico teatrale per accogliere l’Appuntamento musicale dell’Accademia Musicale Chigiana con gli allievi dei corsi di flauto del Maestro Patrick Gallois e di clarinetto del Maestro Alessandro Carbonare, accompagnati al pianoforte dai pianisti Luigi Pecchia e Monaldo Braconi.