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In consiglio comunale la questione asili nido

Con una specifica interrogazione Pietro Staderini (Sena Civitas), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi (dell’omonimo gruppo) e Giuseppe Giordano (Movimento civico senese) hanno chiesto informazioni dettagliate sui costi e le iscrizioni agli asili nido comunali.

Nella sua premessa Staderini ha ricordato la previsione di entrate per 800mila euro a fronte di 1.456.938 euro di uscite e che, come riportato nella delibera della Giunta, “per motivi probabilmente connessi al calo demografico e all’attuale congiuntura economica sono diminuite le domande per cui il Comune non affiderà il servizio di gestione del nido “La Pimpa”. Dopodiché ha chiesto di conoscere il numero dei nati nel Comune di Siena, quante le richieste avanzate al 30 aprile scorso per l’iscrizione all’anno scolastico 2016/17; il costo medio di gestione per bambini sostenuto dal comune per il corrente anno e a quanto ammonta la copertura media mensile; la quota media mensile della retta per ciascun bimbo; quante le domande accolte per l’anno in corso e quanti utenti si sono ritirati o non hanno frequentato e, infine, a quanto ammonta l’effettivo incasso delle rette e l’eventuale differenza rispetto a quanto stimato nel bilancio preventivo 2015.

“L’attuale trend nazionale relativo alle nascite investe anche la nostra città”, ha risposto l’assessore all’istruzione Tiziana Tarquini. “Siamo passati da 427 nati nel 2012 ai 357 del 2015. Ben 70 nascite un meno negli ultimi tre anni. Con l’uscita del primo bando per il prossimo anno scolastico sono state presentate 178 domande e sono in lista di attesa 45. A disposizione della collettività altri due bandi per la sezione piccoli e un altro, eventualmente previsto dal Regolamento per dare la possibilità ai genitori di iscriversi ad ottobre, nel caso in cui fossero cambiate le loro condizioni familiari”.

Per quanto concerne i costi di gestione, essendo l’anno ancora in corso i dati sono parziali, ma riferendoci all’anno scolastico 2014/2015 il costo totale medio per bambino è stato di 1.063,41 euro al mese. “Se togliamo il totale delle quote pagate abbiamo un costo netto mensile di 826,39, con un tasso di copertura da parte delle famiglie che non arriva al 20%”

Per l’anno in corso su 308 bambini paganti 70 hanno pagato il massimo full-time e 22 il massimo part-time, mentre la quota media mensile è stata di 223 euro a fronte di una media mensile nazionale di 311 euro. Le domande ammesse sono state 240 e 154 le continuità educative, per un totale di 394; 308 il totale dei bambini che hanno frequentato a fronte di 55 ritirati. Il fatturato previsto è di 615.772 euro (l’ultima tranche di bollettini ha scadenza il 10 luglio), discostandosi di poco dal precedente anno.

“Dai dati della Regione Toscana – ha evidenziato l’assessore – la nostra realtà è considerata tra le migliori. L’accoglienza nell’area senese registra il 39,3%, mentre a Siena sale oltre il 45%”.

“Sono molto soddisfatto per i dati ricevuti – ha commentato Pietro Staderini – e, al contempo, non metto in dubbio la qualità del servizio offerto così come l’elevato standard. Ritengo che la diminuzione registrata nelle iscrizioni sia sì dovuta al calo demografico rilevato anche a livello nazionale, ma, anche, dall’attuale situazione economica, nonostante il fatto che i nidi senesi abbiano un costo minore a confronto di altre realtà”.

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