“Ci è stato chiesto da Luca Venturi, fondatore e direttore artistico del Siena International Photo Awards, se potevamo accogliere Mustafa e la famiglia. Assolutamente sì, abbiamo risposto. È un’esperienza che la Caritas vive quotidianamente, quella di accogliere persone in difficoltà. Questa è una difficoltà particolare, un po’ più complessa. Sarà un cammino lungo per Mustafa”. Così il cardinale e arcivescovo di Siena Paolo Lojudice, intervenuto stamattina all’incontro aperto alla stampa con la famiglia El-Nezzel, al centro della Caritas ad Arbia.
“In tanti si sono proposti per aiutarci, ho dovuto dire no a tante proposte – ha spiegato Anna Ferretti della Caritas – stiamo ragionando con le contrade per un incontro con Mustafa, i bambini senesi vogliono fare un piccolo dono per testimoniare il loro affetto. Finita la quarantena, abbiamo iniziato il percorso delle visite”.
“È tanto che stavamo chiedendo aiuto per la cura di Mustafa – ha detto il padre, Munzir El-Nezzel – l’Italia è stata la prima a rispondere e la ringraziamo. Quella foto ha cambiato la nostra vita. Lo scatto? Mehmet Aslan lo ha fatto mentre stavo giocando con mio figlio, non sapevo niente”. Durante la conferenza è emerso anche un aneddoto: Aslan è un appassionato di fotografia ma di professione è veterinario. È stato comunque capace di vincere il Sipa 2021 e cambiare la vita di un bambino di 5 anni e della sua famiglia.
Anche il sindaco Luigi De Mossi ha visitato questa mattina la famiglia El-Nezzel. “Siena ha aperto ancora una volta il suo cuore – ha commentato il primo cittadino – dimostrando di nuovo senso civico e valori fondanti della nostra comunità. Mustafa e Munzir, insieme al resto della famiglia, devono sentirsi membri di questa nostra comunità. Come amministrazione comunale li seguiremo nel percorso di cura che dovranno affrontare, mettendoci a disposizione per ogni esigenza o bisogno”.
Il sindaco De Mossi ha inoltre annunciato l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di esporre di nuovo la fotografia all’interno del Cortile del podestà di palazzo Pubblico, luogo simbolo per i senesi e di promuovere ogni anno, all’interno del Sipa, una raccolta di fondi simile a quella che ha permesso alla famiglia El-Nezzel di intraprendere una nuova vita.
Il sindaco ha portato alcuni doni, fra cui alcuni prodotti tipici di Siena, molto graditi dalla famiglia. De Mossi ha inoltre invitato la famiglia a passare una giornata intera a Siena per visitare le bellezze artistiche e culturali della città, confermando la piena disponibilità dell’amministrazione comunale ad andare incontro alle esigenze per le cure e l’inserimento della famiglia stessa.