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Il piano di derattizzazione costa 100.000 euro. Se ne occupa una ditta specializzata di Prato

Cittadini e commercianti hanno più volte segnalato la presenza nelle ore notturne di roditori a Siena, sia in centro città che in periferia. Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini hanno raccolto queste lamentele e le hanno portate in consiglio comunale, chiedendo delucidazioni sul piano di derattizzazione che annualmente viene effettuato. Griccioli, ricordando “che i ratti determinano un pericolo igienico sanitario perché portatori di germi, parassiti e malattie”, ha voluto conoscere il programma di interventi programmati per tipologia, numero e costo, se negli ultimi anni il budget stanziato ha avuto una flessione e per quale motivo, quali sono le condizioni previste dal bando di gara e se necessita di una nuova stesura al fine di affidare questo importante servizio a ditte con compravate capacità professionali.

Il vicesindaco Corsi ha risposto che “la derattizzazione del Comune viene affidata tramite gara pubblica, con appalto biennale per un importo, che è rimasto invariato, di circa 100.000 euro inclusa Iva. Attualmente il servizio è affidato alla ditta specializzata Saetta di Prato. Gli interventi si basano su una programmazione mensile che viene comunque intensificata in base alle esigenze”. Corsi ha inoltre spiegato che “nel centro storico viene effettuata la disinfestazione nelle fognature e posizionati degli erogatori di esche che attraggono i topi. Tecnica questa utilizzata anche al di fuori del centro storico dove ne sono stati collocati 326”. Il vicesindaco ha concluso dicendo che “sicuramente gli abbandoni dei rifiuti e la presenza di cibo per le strade, da attribuire anche all’aumento di turisti, costituiscono un’attrattiva per i roditori, e per questa ragione sono stati intensificati gli interventi”.

Griccioli nel ringraziare il vice sindaco ha dichiarato che “seppur questa risposta sia burocratica, la situazione è leggermente migliorata nel centro storico e quindi alcuni interventi sono stati fatti. Anche il numero di trappole poste nelle zone esterne è aumentato”. Nonostante ciò ha dichiarato che terrà alta l’attenzione su questa criticità visto che questo tipo di animale comporta problemi di tipo igienico-sanitario, chiedendo che “si continui nel lavoro attento di ricognizione delle trappole e, soprattutto nel centro storico, nelle fogne e tombini”.

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