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“Il passo indietro di Turchi e Demartini è una buona notizia”

La disponibilità a lasciare il cda del Monte espressa da Marco Turchi e Paola Demartini ha accolto il favore del presidente della Fondazione Clarich e del sindaco Valentini che avevano a più riprese chiesto questo atto ai 4 nominati per rispettare l’accordo con i pattisti.  “E’ una buona notizia – ha commentato il primo cittadino di Siena ai microfoni di Antenna Radio Esse – perchè l’operazione promossa dall’ex presidente Mansi con i cosiddetti pattisti, i fondi esteri che hanno investito sul Mps, prevedeva proprio di concedere un posto ai nuovi soci, un atto ragionevole rivendicato da chi ha investito tanti soldi nella banca senese e ovviamente vuole avere voce in capitolo nelle decisioni. Certo era meglio se Antonella Mansi al momento dell’accordo avvertiva i diretti interessati della necessità di cedere il posto ai nuovi soci. Ora dai fondisti mi aspetto una collaborazione per migliorare l’andamento della banca che, dopo la brillante ricapitalizzazione, stenta a ripartire sul piano dei ricavi. Nessuna azienda può reggere nel tempo con questi numeri. Merito dunque ai due che hanno fatto un passo indietro dimostrando la loro linearità di comportamento, Demartini e Marco Turchi hanno compiuto un atto che non erano costretti a fare e quindi ancora più apprezzato. Questo nuovo scenario ci permette di tenere vivo il rapporto con i nuovi soci e di continuare ad avere un ruolo nella banca, che non deve essere di ingerenza ma di attaccamento al territorio”. Valentini, nell’intervista, ha parlato anche delle dimissioni del segretario
dell’unione comunale del Pd Mugnaioli. “E’ stata una sorpresa non avevo avuto avvisaglie. Negli ultimi incontri avevo  percepito un Mugnaioli diverso, più stanco non riusciva più ad interpretare con l’impegno la fase di politica nuova. E’ stato un mio compagno di squadra per un lungo periodo, è un persona leale nei rapporti, lo ringrazio per il lavoro che ha fatto, probabilmente ha preferito fare altre scelte in questa fase nuova della poltica. Lo ha detto anche Renzi che bisogna guardare ad un nuovo modello di partito: anche aumento di voti e diminuzione degli iscritti, Pd rischia di ridursi a poca cosa, le persone sono sempre le stesse, invece c’è bisogno dei giovani, ce ne sono tanti che sarebbero disposti anche ad assumersi incarichi, bisogna riuscire a coinvolgerli. Si apre dunque una fase nuova nella quale bisogna rapportarsi con i senesi cercando di portare a frutto l’apertura di credito che abbiamo avuto. Anche al movimento civico che mi ha appoggiato alle elezioni
“Siena cambia”, ho detto che non possono fare i grilli parlanti a lungo, bisogna decidere qual è il luogo che ci permette di dialogare con tutte le persone. Il Pd a mio giudizio è l’unico luogo che ci dà la possibilità di confrontarci con i cittadini”.

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