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Il Movimento 5 Stelle presenta la mozione di sfiducia al sindaco Valentini

“Un atto dovuto viste le recenti vicende giudiziarie che hanno investito il primo cittadino, ma anche il vuoto amministrativo di questa giunta, il completo immobilismo di fronte alle tante esigenze della città e le promesse fatte in campagna elettorale del tutto disattese”. Sono queste le motivazioni che hanno portato il Movimento 5 Stelle di Siena a presetare una mozione di sfiducia al sindaco Valentini, illustrate ai microfoni di ARE da Michele Pinassi. “Noi attraverso questa mozione vogliamo non soltanto sollecitare il dibattito in consiglio comunale, ma anche smascherare tutte quelle false opposizioni che a chiacchoere sono buone a dissociarsi ma poi alla resa dei conti si compattano nella speranza, magari, di avere un qualche ruolo o una qualche poltrona nei consigli di amministratzione delle tante partecipate comunali”
Adesso, per poter portare la mozione in discussione in consiglio comunale, il M5S avrà bisogno dell’appoggio di 13 consiglieri.
Di seguito il comunicato integrale:

“Abbiamo sempre sottolineato come a noi interessi fare opposizione costruttiva, nell’interesse dei cittadini e della città e proprio per tutelarne il nome e l’immagine abbiamo promosso una iniziativa per chiedere al primo cittadino di fare un passo indietro.
Sappiamo benissimo che la mozione di sfiducia potrebbe avere grossi problemi nel trovare le firme necessarie per la presentazione, e nessuna possibilità di essere approvata in Consiglio Comunale, ma quello che ci preme come forza di opposizione è ben altro.
A noi interessa proprio che l’azione amministrativa sia efficace, propositiva e attenta al bene comune, cose che non riscontriamo attualmente. Abbiamo sempre detto che siamo disponibili a sostenere le proposte che vanno in questo senso, a prescindere da chi le presenta, e questo abbiamo fatto nelle rare occasioni in cui abbiamo riscontrato queste modalità. Sarebbe stato utile che la maggioranza avesse dimostrato analoga onestà intellettuale in occasione delle varie proposte intelligenti presentate da questi scranni, come per il Reddito di Cittadinanza, vanificate dal voto contrario della maggioranza.
La richiesta di mozione di sfiducia è quindi motivata non tanto dagli avvisi di garanzia per i fatti di Monteriggioni, pur gravi a livello etico e morale sia per quanto dichiarato da Valentini nella sua campagna elettorale a proposito di necessità di cambiamento, di chiarezza e trasparenza, sia per l’adesione del Comune di Siena alla Carta di Avviso Pubblico, quanto per tutta una serie di verifiche che riteniamo necessarie alla scadenza di metà mandato, e in un momento particolarmente delicato, ora acuito da alcuni condivisibili passaggi esposti dall’ex Consigliere Eugenio Neri nelle motivazioni che lo hanno portato alle dimissioni.
Dopo due anni e mezzo di questa Amministrazione possiamo tranquillamente dire che ben poche cose sono cambiate, e tante delle storture che hanno caratterizzato la gestione di Siena degli ultimi 30 anni sono tuttora sempre presenti, in un evidente clima di “restaurazione” che vede tornare alla ribalta impresentabili personaggi dell’ancient regime cittadino.

Pertanto la nostra mozione di sfiducia ha più obiettivi:
fare un bilancio della gestione di Siena nel consesso politico a questo deputato, aprendo un dibattito franco e aperto tra chi è stato legittimamente chiamato a rappresentare i cittadini. A parte alcune iniziative in merito alla “Città Intelligente”, ancora tutte da verificare in quanto ad efficacia, ad un confronto a volte più aperto rispetto al passato, al tentativo di trovare rimedi ad un bilancio comunale disastrato dalle precedenti amministrazioni targate PD, ad alcuni progetti di carattere turistico e sportivo; a parte tutto ciò, nelle cose più importanti l’Amministrazione mostra sempre l’atteggiamento arrogante e poco costruttivo della “maggioranza piddina”. L’elenco è lunghissimo, quindi prendiamo ad esempio quanto messo in atto, o meglio non messo in atto, in merito alla verità e trasparenza sulla vicenda Banca e Fondazione MPS, alle nomine fatte in varie controllate e partecipate, alla scarsa attenzione al problema lavoro e occupazione, all’indebolimento del ruolo strategico a livello regionale di Università e Sanità, alla perdita di controllo del settore cultura e musei con contestuale cessione a privati, alla mancanza di seri programmi per quanto riguarda l’Urbanistica, il commercio, il traffico, la vivibilità e sicurezza dei cittadini, sia per quanto riguarda il centro Storico che le periferie;
verificare la coerenza di tanti consiglieri, di maggioranza e di opposizione, spesso pronti a proclami e strumentalizzazioni ma poi maestri nell’allinearsi e nel cogliere benefici particolari nei momenti di difficoltà del “padrone di turno”, cosa tante volte successa in passato, con nomine discutibili in partecipate e controllate, a partire da quella che era la galassia Banca e Fondazione MPS;
stimolare il dibattito cittadino sulle vicende politiche dell’Amministrazione Comunale, purtroppo ancora troppo relegate all’interno delle mura del Palazzo Pubblico, o peggio di Via Rosi, per aumentare il coinvolgimento della popolazione nelle decisioni che riguardano la città di Siena;
A tal fine ci sembra doveroso presentare a tutta la cittadinanza ed ai consiglieri comunali eletti la mozione di sfiducia nei confronti dell’attuale Amministrazione.

MoVimento Siena 5 Stelle

Ascolta l’intervista di Michele Pinassi

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