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“Il Fai ha attivato un’importante sinergia per salvare l’opera”

Il “Cristo risorto” opera scoperta da uno studioso nella basilica dei Servi, sarà restaurato e studiato dagli archeologi. Grazie al Fai è partita l’operazione valorizzazione di quest’opera attribuita a Francesco Di Giorgio e risalente a fine Quattrocento. “Si tratta di una statua lignea che ci è stata segnalata un anno fa da un giovane storico dell’arte che si è laureato all’Università di Siena, Gianluca Amato, che nella basilica dei Servi ha fatto l’eccezionale scoperta – ha raccontato ai microfoni di Are Donatella Capresi, esponente senese del Fai -. In base ad una serie di confronti con altre opere del periodo è stata attribuita al grande maestro del Rinascimento e fatta risalire al 1490. Lo stato di conservazione dell’opera è preoccupante e come Fai l’abbiamo adottata e ci siamo fatti promotori per trovare i fondi per attuare il restauro. Abbiamo fatto sinergia con l’Università che metterà a disposizione il laboratorio di archeologia vicino ai Servi dove il “Cristo risorto” sarà restaurato. Questo permetterà di organizzare anche visite durante il restauro, un’occasione anche per gli studenti di seguire le operazioni da vicino. L’Arcidiocesi, proprietaria dell’opera, si è adoperata per le autorizzazioni, mentre l’arciconfraternita della Misericordia si occuperà della logistica e quindi dello spostamento della statua. Come associazione a difesa del patrimonio non ci fermiamo qui e lanciamo l’iniziativa “Fai per Siena” per sensibilizzare i cittadini e invitarli a partecipare alla salvaguardia delle bellezze senesi”.

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