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Il Comune chiederà al Governo di procedere allo scioglimento di Forza Nuova

Il sindaco e la giunta comuale di Siena, “nello spirito democratico dello Statuto comunale, si impegnano a chiedere al Governo di dare seguito al dettato costituzionale e procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista, “artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana, e accompagnare un sentimento di ferma condanna della città di Siena nei confronti di ogni esasperazione ed estremismo violento e organizzato”. L’impegno arriva dopo che è stata approvata la mozione contro ogni forma di esasperazione ed estremismo violento e organizzato, presentata ieri in Consiglio comunale da Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli, Bruno Valentini (PD), Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini (Per Siena), Claudio Cerretani (In Campo) e Pietro Staderini (Sena Civitas). L’atto è stato integrato da un emendamento presentato da Maurizio Forzoni (Fd’I) e firmato anche da Lorenzo Loré (Forza Italia) e Paolo Salvini (Lega), con il quale si è specificata la condanna alla violenza “qualunque sia la provenienza politica e ideologica dell’estremismo”.

Masi in un ampio excursus  ha toccato gli ultimi fatti che hanno visto manifestazioni contro l’obbligo del green pass sfociate, lo scorso 9 ottobre a Roma, in duri scontri con la Polizia e episodi di vandalismo culminati con il danneggiamento della sede della CGIL e del Policlinico Umberto I. Ma anche la trapelata allarmante notizia sull’intenzione dei manifestanti di raggiungere Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio, scongiurata grazie alle Forze di Polizia che hanno riportato una quarantina di agenti feriti. <<Avvenimenti  gravi>>,  ha detto il consigliere. <<Colpisce l’inquietante carica eversiva e la forte matrice fascista  nell’utilizzo della violenza quale “metodo” di azione politica per realizzare un attacco alla democrazia, alle istituzioni, ai sindacati che, in nome dei lavoratori, rappresentano un importante presidio delle libertà costituzionali. Fatti gravi, che sembrano riportare l’Italia indietro nel tempo, proprio quando, invece, il nostro Paese, dopo quasi due anni di pandemia e il sacrificio umano di oltre 130mila vittime, si sta finalmente risollevando con orgoglio e determinazione, sia sul piano sanitario che su quello economico>>.

Alessandro Masi nell’evidenziare come <<si tratti solo dell’ultimo di decine di inquietanti episodi di violenza intensificatisi negli ultimi anni, riconducibili a partiti e movimenti di estrema destra, che si organizzano anche sui social per infiltrarsi in manifestazioni, per alimentare tensione sociale e malumore in coloro che hanno condiviso le scelte del Governo in merito ai limiti sanitari contro la pandemia e l’estensione dell’obbligo del green pass>>, ha rimarcato <<che l’uso della violenza quale metodo di lotta politica non solo non può essere mai tollerato, ma impone una riflessione attenta perché configura quella “pubblica esaltazione dei fatti e metodi propri dei fascisti” richiamata all’art.1 della legge n. 645 del 1952 (legge Scelba), che attua la XII disposizione transitoria della nostra Costituzione e in virtù della quale nel nostro paese sono stati sciolti Ordine Nuovo nel 1973, Avanguardia Nazionale nel 1976 e Fronte Nazionale nel 2000>>.

Durante lo stesso consiglio comunale è stata approvata all’unanimità, con un emendamento a firma di Anna Masignani (Fratelli d’Italia), la mozione presentata dai consiglieri del Gruppo Fratelli d’Italia Maurizio Forzoni, Bernardo Maggiorelli, Barbara Magi, Anna Masignani e Stefania Selvaggi per contrastare i fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e di istigazione all’odio e alla violenza in tutte le loro manifestazioni di tipo razziale, etnico-nazionale, religioso, politico sessuale.

<<Si ritiene assolutamente necessario avviare e rafforzare un’intensa attività di sensibilizzazione per mantenere vivo il ricordo delle tragiche vicende che hanno interessato la storia, anche al fine di onorare la memoria delle vittime dei regimi totalitari e autoritari e gettare le basi per una riconciliazione fondata sulla verità e sulla memoria>>, ha detto Forzoni illustrando l’atto.

La mozione fa sua la risoluzione del Parlamento Europeo del 19 settembre 2019 che ha riconosciuto espressamente che <<la memoria delle vittime dei regimi totalitari e autoritari, il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo sono di vitale importanza per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne>>, ha aggiunto il consigliere.

Il documento approvato impegna dunque il Comune: a esprimere la sua totale adesione morale e politica ai principi contenuti nella predetta risoluzione europea contro ogni totalitarismo e a trasmettere il documento al Presidente del Consiglio; celebrare il 23 agosto come la Giornata Europea di Commemorazione delle vittime dei regimi totalitari e a sensibilizzare le generazioni più giovani con il coinvolgimento di tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado; promuovere la documentazione del tragico passato totalitario per le vicende che hanno concretamente interessato il territorio comunale; ad affermare la cultura di una memoria condivisa che respinga i crimini dei regimi nazisti, comunisti, fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato. Dopo la parola “passato”, come da emendamento, è stato aggiunto “presente e futuro”.

 

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