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Il ChimicAstro – Spettacolo nel cielo di Siena: l’aurora Boreale e la cometa “del secolo”

Con l’inizio del mese di Ottobre il cielo ha fatto faville e ci ha regalato, inattesa e bellissima, la seconda rarissima aurora boreale dell’anno visibile dalle latitudini italiane.

Sui social ed in rete sono fioccate immagini di cielo rosso, verde e viola da ogni parte della penisola e ovviamente anche la nostra città è stata interessata dall’evento, in una delle poche serate serene degli ultimi giorni.

Ma perché questo evento è così raro alle medie latitudini?

L’aurora boreale è legata al campo magnetico terrestre che come tutti sappiamo è quello che, tra le altre cose, fa orientare l’ago della bussola verso il Nord magnetico.

In buona approssimazione il Nord magnetico corrisponde con quello geografico ma mentre il secondo è fisso e situato in direzione del Polo Nord, quello magnetico, soggetto a complesse e largamente sconosciute dinamiche del nucleo terrestre, è in continuo movimento e non si trova mai esattamente nello stesso posto.

Il campo magnetico terrestre interagisce con le particelle cariche che ci arrivano continuamente dal Sole, il cosiddetto “vento solare”, costituito principalmente da elettroni e protoni ed è in grado di incanalarli all’interno dell’atmosfera terrestre, seguendo le linee di forza del campo magnetico stesso. Quindi, in condizioni normali, le aurore si verificano in prossimità dei circoli polari Nord e Sud.

Quando le particelle cariche in arrivo dal Sole e incanalate verso i Poli collidono con le molecole di gas dell’atmosfera assistiamo allo spettacolo dell’aurora, che può variare di colore in base all’altezza a cui avviene “lo scontro” e al tipo di gas (principalmente azoto e ossigeno).


Immagine 1 – La chimica dell’aurora (Fonte: Canadian Space Agency)

Quando l’attività del Sole aumenta e si verificano dei “brillamenti” sulla sua superficie le cose possono cambiare. Durante questi brillamenti, la superficie della nostra stella rilascia grandissime quantità di plasma, ovvero gas ionizzato, nello spazio e se questo getto di particelle è orientato verso la Terra ecco che possono verificarsi eventi come quello della notte tra il 10 e l’11 Ottobre.

Oltre all’aurora abbiamo anche la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS a fare bella mostra di sé in cielo, ad ovest, subito dopo il tramonto. La cometa è chiaramente visibile ad occhio nudo in questi giorni ed è localizzabile tra le costellazioni del Serpente e dell’Ofiuco.

Durante il mese tramonterà sempre con maggior ritardo rispetto al Sole ma, visto che si sta allontanando dalla Terra dopo aver raggiunto il perigeo Sabato 12 Ottobre, la sua luminosità diminuirà rapidamente con il passare dei giorni.

Di seguito trovate una mappa che potrà aiutarvi a rintracciarla, altrimenti per suggerimenti su come trovarla e per discorrere insieme delle meraviglie del firmamento, per domande, curiosità e richieste di approfondimento vi invito a contattatarmi su FB, IG, Twitter/X, sul mio blog o all’indirizzo ilchimicastro@gmail.com .

Immagine 2 – Percorso della cometa Atlas (Fonte: www.sideralmente.it)

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