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Grande successo di visitatori per la mostra “Bartolo da Sassoferrato a Siena”

Grande successo di visitatori per la mostra “Bartolo da Sassoferrato a Siena nel VII centenario della nascita. Manoscritti, incunaboli, cinquecentine”, sostenuta da Banca Monte dei Paschi di Siena e visitabile fino al 18 ottobre presso la Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati, in via della Sapienza a Siena. Nelle prime tre settimane di apertura sono già 3.000 i cittadini e gli appassionati che hanno visitato l’esposizione, fortemente voluta dalla Società Bibliografica Toscana, che presenta al pubblico una serie di edizioni antiche delle opere del grande giurista medievale, provenienti da Biblioteca Comunale degli Intronati, Fondo antico di Banca Mps, Biblioteca di Domenico Maffei, Biblioteca Comunale di Massa Marittima.

Un personaggio, Bartolo, la cui opera ha rappresentato uno dei punti più alti della riflessione giuridica e si pone sicuramente alla base del Diritto comune europeo, tanto che anche ai legislatori veniva indicato, in caso di carenze legislative, o di divergenti opinioni, di attenersi al pensiero di Bartolo.

In mostra si trovano volumi rarissimi, a fianco di altri di più facile reperibilità nelle biblioteche italiane; tanto per quantificare, si passa da edizioni di cui si ha notizia di un solo esemplare in Italia, quello esposto, ad altre di cui si conoscono venti o trenta copie, sempre sul territorio nazionale, quindi anche queste non certo molto diffuse.

Le città in cui si è stampato un maggior numero di edizioni bartoliane sono Torino e Venezia, in Italia, e Lione, in Francia.

Le due edizioni conservate nel Fondo antico della Banca Monte dei Paschi di Siena rispecchiano tutte queste diverse caratteristiche: ne abbiamo una di quelle di maggior diffusione, stampata a Torino, l’Opera omnia di Niccolò Bevilacqua del 1574, in 10 volumi, ed una di quelle più rare, l’edizione di Lione del 1552 ([Compagnie des libraires de Lyon] Pierre Frandin). Di questa si conserva soltanto il volume terminale, quello contenente l’Index sive Repertorivm. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, però, questo, che aveva come scopo quello di far reperire con facilità i passi in cui si trovano le varie opiniones di Bartolo, non era il tomo meno interessante dell’opera, anzi, progressivamente, sarà proprio quest’ultimo ad assumere una importanza maggiore, cominciando a divenire uno strumento agile per gli operatori nel campo del Diritto per acquisire e citare il pensiero di Bartolo, senza avere la necessità di consultare i testi completi. Tanto che a partire dalla Sexta editio Iunctarum, del 1590-91, il volume prende il nome di Gemma legalis seu compendium aureum Propositionum, Sententiarum, Regularumque omnium memorabilium, quas tum Bartolus a Saxoferrato … scriptas reliquit.

Questa è la premessa per giungere a pubblicare un volume completamente scollegato dalle opere di Bartolo, che potesse fungere da comodo prontuario per i giuristi. È il caso dell’ultimo libro esposto, il n. 46, il Thesaurus dictionum & sententiarum, di Pieter Cornelis Van Brederode (Francoforte, Johann Saur, 1610), che ebbe una seconda edizione nel 1660, sempre a Francoforte.

Con questa iniziativa Banca Mps testimonia ancora una volta la volontà di sostenere e promuovere la cultura a 360°, con iniziative capaci di favorire la conoscenza e la condivisione di tesori artistici di inestimabile valore, patrimonio dell’intera comunità, ma spesso poco noti al grande pubblico.

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