Prestigiosa nomina per il professor Giuseppe Patota, ordinario di Linguistica italiana del dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena nella sede di Arezzo. Il professor Patota è stato eletto Socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei nella Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, per la Filologia e la Linguistica.
Il distintivo, riconoscimento della importante assegnazione, verrà consegnato al professor Patota in occasione della cerimonia di apertura del prossimo anno accademico dei Lincei, in programma il 10 novembre a Roma.
Il professor Giuseppe Patota è docente del dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne presso la sede di Arezzo, dove si tengono i corsi per la formazione degli insegnanti, e si sviluppano preziose competenze per la formazione degli stessi docenti.
Giuseppe Patota, studioso della lingua italiana, è accademico della Crusca, oltre che socio di numerose accademie e comitati di settore. Attualmente condirige la nuova edizione del Vocabolario Treccani. Dal 2015 dirige la collana “Grammatiche e lessici pubblicati dall’Accademia della Crusca”. Nel 2017 è stato insignito dall’Accademia dei Lincei del Premio per la filologia e linguistica.
Ha al suo attivo circa centottanta pubblicazioni dedicate alla lingua letteraria italiana trecentesca, cinquecentesca e sette-ottocentesca, alla sintassi storica dell’italiano, alla storia della lessicografia e della grammaticografia italiana, all’insegnamento della lingua italiana a italiani e stranieri. Dal 2004 al 2015 è stato direttore scientifico del “Dizionario Italiano Garzanti”. Svolge attività di consulenza linguistica per programmi realizzati dalla Rai per l’insegnamento e la divulgazione dell’italiano, anche in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. È stato ospite fisso della popolare trasmissione di Rai 3 “Le parole per dirlo”. Al professor Giuseppe Patota è stata inoltre conferita l’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” da parte del Presidente della Repubblica.