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Gite scolastiche, boom di prenotazioni per l’Archeodromo di Poggibonsi

E’ già ripartita a pieno ritmo l’attività dell’Archeodromo di Poggio Imperiale che si conferma destinazione di molte gite scolastiche provenienti da tutto il territorio e da tutta Italia. Già nel mese di febbraio sono state numerose le classi che hanno visitato e conosciuto il villaggio carolingio. Ma soprattutto ad oggi il numero di studenti e studentesse che hanno prenotato (per i mesi fino a maggio) supera i 4500. Un trend in continua crescita. Nel 2016 erano stati circa 1700 gli alunni e i docenti venuti da tutta Italia in gita scolastica all’Archeodromo e nel 2017 la cifra era più che raddoppiata. Ad oggi un ulteriore balzo e un numero destinato a salire ancora.

“Una risposta positiva che conferma le potenzialità di questo progetto anche in chiave formativa e educativa – dice Marco Valenti, docente di Archeologia cristiana e medievale all’Università di Siena e direttore del Parco Archeologico di Poggio Imperiale – L’Archeodromo è un museo open air dove è possibile fare esperienza diretta del passato, uno strumento innovativo per avvicinare gli studenti all’archeologia e alla storia. Questi numeri in crescita ne sono dimostrazione”.

L’Archeodromo di Poggibonsi all’interno del complesso archeologico di Poggio Imperiale, è il primo museo open air di tutta Italia dedicato all’Altomedioevo. E’ nato come ricostruzione in scala reale del villaggio del IX-X secolo scavato all’interno della Fortezza dagli archeologi dell’ateneo senese. Il progetto è nato con risorse Arcus SpA e su volontà della Fondazione Musei Senesi e del Comune di Poggibonsi, con il supporto scientifico dell’Università di Siena. Fondamentale il supporto logistico-operativo e didattico-divulgativo di Archeotipo srl e dell’Associazione Culturale Started e quello gestionale di Fondazione Elsa. Si tratta di un progetto in progress che mira alla ricostruzione in scala reale dell’intero villaggio. Per il momento ha visto la realizzazione di alcune parti, in due step successivi. Alla prima porzione del villaggio (inaugurata nell’ottobre 2014) ha fatto seguito la realizzazione di altre strutture tanto che ad oggi sono presenti una longhouse (abitazione della famiglia dominante), una capanna contadina con aia e pollaio, la forgia del fabbro, un forno da pane, due pagliai e l’orto, altri manufatti provvisori per attività artigianali. L’Archeodromo è solo all’inizio, in quanto prevede la ricostruzione di tutte le strutture, che sono diciassette in totale. Oltre ad essere un progetto originale e innovativo per comunicare l’archeologia si conferma perno di interazioni e sinergie con il tessuto commerciale e imprenditoriale cittadino, come dimostra anche la recente nascita di un brand unico che unisce identità storica del territorio ed eccellenze artigianali del territorio.

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