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Gabriele Berni: “Da Poste Spa una forzatura inaccettabile”

“Inaccettabile la forzatura delle Poste Spa, inaccettabile nei modi, nel metodo e soprattutto nelle motivazioni e nel risultato che questo porterà. La chiusura e la riorganizzazione degli uffici postali sparsi nella nostra Regione porterà disagi notevoli in gran parte del territorio, i cittadini e le imprese vedranno ridursi un servizio fondamentale e capillare come quello postale”.
Interviene così Gabriele Berni sindaco di Monteroni d’Arbia, territorio interessato in questa revisione con l’inclusione degli uffici postali delle Ville di Corsano tra quelli che avranno un taglio nei giorni e negli orari di apertura. Per questo ieri assieme ad oltre cento sindaci toscani ha incontrato il presidente Enrico Rossi ed uniti si sono posti contro questo piano di riorganizzazione che in Toscana prevede la chiusura di 63 uffici e la riduzione di orario di altre 37 sportelli.
“Come sindaco ritengo inaccettabile che Poste Spa ci comunichi una decisione già presa, una decisione che cambierà radicalmente le abitudini dei cittadini e la presenza di servizi essenziali sul territorio, senza prima concertare un percorso ed eventualmente trovare altre soluzioni comuni. Poste è una società che non ha problemi di bilancio, come ha ribadito Rossi, e quindi ci risulta ancora meno comprensibile questa presa di posizione e questa non disponibilità ad un confronto preventivo con le amministrazioni del territorio”.
“Ieri abbiamo condiviso con il presidente Rossi di costituire una sorta di movimento politico contro il piano tagli di Poste. Ci sono comuni a cui verranno imposte chiusure di sportelli pur servendo molti cittadini e garantendo loro servizi essenziali, a noi hanno comunicato una insensata riduzione dell’orario dello sportello delle Ville di Corsano, una frazione distante da altri centri abitati e molto popolosa, dove addirittura la densità ed il livello di crescita del numero di abitanti è in continua crescita e dove le previsioni di sviluppo sono da sempre alte”.
“In quanto a sacrifici di uffici postali abbiamo già dato nel passato. Le domande che ci poniamo sono: perché peggiorare un servizio funzionante ed economicamente sostenibile? E poi, perché non considerare la Regione ed ii comuni come interlocutori con cui confrontarsi prima di prendere decisioni di questo tipo? Per questi motivi ci batteremo, è una battaglia per un servizio sempre migliore da offrire ai nostri concittadini”.

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