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G8 e irruzione alla Diaz, il ricordo di Fiorino Iantorno

“Era un clima di guerra” con queste parole Fiorino Iantorno ricorda quei giorni passati a Genova durante il G8. Iantorno, oggi funzionario dell’Università di Siena, all’epoca era portavoce italiano Attac Italia e Genoa Social forum per il controvertice che si svolgeva nella città ligure. Nel giorno in cui la Corte europea dei diritti umani ha sentenziato che a Genova durante il G8 fu tortura quello che i poliziotti fecero alla Diaz, Iantorno ha ricordato ai nostri microfoni cosa accadde. “Ero a Genova in particolar modo nei giorni precedenti il G8 ed ero lì il 21 di luglio, giorno dell’assalto alla Diaz, quando pensavamo che ormai di sangue se ne fosse versato ormai abbastanza con l’assassinio di Carlo Giuliani ed invece ci fu questo tragico epilogo che ricordo molto bene. Quando rivedo quelle immagini mi vengono i brividi, perchè io sono stato tra i primi ad entrare alla Diaz insieme a Alfio Nicotra. E’ incredibile il clima che si respirava a Genova in quei giorni, noi eravamo lì per fare un controvertice di un movimento mondiale che era quello che era chiamato ‘No global’, un movimento pacifico. Noi ci trovammo in un clima di guerra e non eravamo preparati, i manifestanti furono trattati come dei delinquenti dallo stato che ci doveva proteggere dai Black Bloc. Ci sono dei documenti visivi che fanno vedere come la polizia nulla fece contro i Black Bloc e c’è anche chi sostiene, a ragione, che i Black Bloc erano infiltrati nelle forze di polizia”.

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