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Fisac Cgil su Fruendo: “Non cadiamo nel ricatto occupazionale”

“Il giudice ha stabilito ciò che noi abbiamo sostenuto in questi tre anni, cioè l’operazione Fruendo dell’esternalizzazione dei 1070 lavoratori non era legale”. Queste le parole di Federico Di Marcello, segretario della Fisac Cgil ai microfoni di Antenna Radio Esse, commentando la sentenza con cui il tribunale di Siena ha condannato la banca alla riassunzione di circa 250 dipendenti della provincia di Siena che avevano presentato ricorso. “L’azienda aveva sostenuto la preesistenza del ramo d’azienda esternalizzato – ha aggiunto – mentre era evidente che era stato creato in occasione della volontà di esternalizzare mille persone, mille numeri e non di esternalizzare delle attività in sè per sè”. Di Marcello ha risposto anche alle dichiarazioni del sindaco Valentini, che in un’intervista pubblicata sul Corriere Fiorentino, ha manifestato il timore che la sentenza metta a rischio l’attività di Fruendo. “Non cadiamo nel ricatto occupazionale da parte di nessuno – ha detto -, perchè anche gli stessi avvocati della banca hanno sostenuto dovendo riassumere queste persone si andava incontro a delle difficoltà occupazionali. Noi come sindacti abbiamo chiesto di riaprire il confronto con la banca su tutti i temi, sia di organizzazione del lavoro che occupazionali e ci auguriamo che ci convochino presto per parlarne”.

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