Finisce l’era del commissariamento di Sei Toscana e il cda riprende le piene funzioni. Dopo anni difficili la società che gestisce la catena dei rifiuti per Siena, Arezzo e Grosseto torna a lavorare autonomamente anche se con 12 mesi di vigilanza da parte di esperti del settore. Il prefetto Gradone ha infatti deciso che a partire dal 1 agosto si inizi un monitoraggio della Società per un anno attraverso la nomina, quali esperti, di Salvatore Santucci e di Massimo Paoluzzi. La fase di sostegno e monitoraggio ha l’obiettivo di verificare l’attuazione del cronoprogramma di interventi concordato tra i Commissari prefettizi e la Società al fine di superare alcune criticità residue rilevate dai Commissari stessi.
“Vorrei innanzitutto ringraziare il Prefetto e i tre amministratori straordinari per lo spirito collaborativo che ha caratterizzato da subito il rapporto con l’intera struttura aziendale e con gli organi societari – dice il presidente di Sei Toscana, Leonardo Masi – Vorrei ringraziare anche tutto il personale di Sei Toscana, dai dirigenti, agli amministrativi, agli operatori sul territorio, che in questi mesi non semplici hanno assicurato la regolarità del servizio, dimostrando un senso di appartenenza che mi induce ad essere fiducioso per il futuro. Il provvedimento oggi comunicatomi dal Prefetto è da accogliersi favorevolmente in quanto consente alla Società di tornare ad una gestione ordinaria”. Nella fase del monitoraggio il presidente si impegna a collaborare con i due nominati che incontrerà a breve “al fine di dare attuazione tempestiva ed efficace alle misure previste nel cronoprogramma che abbiamo condiviso con i Commissari – dice Masi -. Confido che questa fase transitoria possa rappresentare anche l’opportunità per rafforzare un dialogo virtuoso con le istituzioni locali dei territori comunali servizi e con Ato Toscana Sud, avendo sempre presente l’obiettivo primario di Sei Toscana, che è quello di offrire un servizio che soddisfi le aspettative dei cittadini del 104 Comuni serviti e dei loro amministratori”.