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Fa discutere un progetto educativo all’asilo Monumento: l’assessore Ferretti invoca la libertà di insegnamento

Durante l’odierna seduta consiliare, riportando alcune segnalazioni ricevute, i consiglieri Andrea Corsi (L’Alternativa) e Marco Falorni (Impegno per Siena), hanno chiesto informazioni su un’iniziativa tenutasi nella scuola per l’infanzia Monumento “che ha visto i bambini partecipare ad un’attività che senza i vestiti, attraverso l’utilizzo della schiuma da barba con la quale si sono ricoperti hanno, poi, ad occhi chiusi, dopo aver scelto un compagno, sperimentato il piacere della conoscenza reciproca”.

Corsi, riportando quanto scritto e affisso nella bacheca della scuola, ha chiesto se quanto avvenuto corrisponde a verità, quali le finalità educative perseguite, e se attività analoghe sono state intraprese anche negli altri plessi comunali.

L’assessore all’istruzione Tiziana Tarquini ha ricordato che la progettazione didattica nelle scuole dell’infanzia comunali si colloca all’interno del progetto educativo che ciascuna scuola realizza nel rispetto di due principi fondamentali richiamati nell’apposito Regolamento: libertà di insegnamento e responsabilità collegiale.

“Il progetto didattico educativo annuale – ha evidenziato l’assessore – presenta le attività per l’anno di riferimento, ponendo in evidenza la centralità del gioco nell’approccio alla conoscenza, con particolare attenzione alle azioni volte a promuovere la crescita delle bambine e dei bambini riconosciuti nell’area dell’identità, dell’autonomia e delle competenze”.

“Il progetto – ha proseguito – viene condiviso, come da Regolamento, con le famiglie dopo essere stato presentato al Comitato di gestione e approvato dal coordinamento pedagogico, e presenta sia le attività curricolari indirizzate dalla direzione responsabile a tutte le sei scuole dell’infanzia, tra le quali l’insegnamento della religione cattolica, la familiarizzazione con la lingua inglese per i piccoli dell’ultimo anno e i laboratori di propedeutica musicale, sia le attività specifiche di ogni plesso. Queste ultime, di norma, si realizzano all’interno di uno “sfondo integratore” costituito da un macro-tema entro il quale vengono articolate, a seconda dei casi, attività di sezione e inter-sezione, laboratori anche con le famiglie, uscite didattiche, ecc. E’ infatti attraverso la progettazione specifica del gruppo di lavoro che si esprimono al massimo l’identità di ciascuna scuola, le modalità con le quali vuole perseguire gli obiettivi, lo slancio educativo che passa, anche, da una valorizzazione delle competenze particolari di chi vi opera”.

L’assessora Tarquini, ha quindi illustrato in sintesi le tematiche affrontate dalle sei scuole dell’infanzia.

“Un boccone a me… un boccone a te” è stato il tema trattato all’”Agnoletti”. Un percorso di educazione alimentare per esplorare il tema “alimentazione” con l’utilizzo di fiabe e racconti, con una particolare attenzione ai processi di conoscenza che prediligono il canale sensoriale. Alla “Mara Meoni” l’area di indagine è stato il “cibo che gioca con l’arte”. Giocando con forme, colori, sapori, odori è stato costruito un percorso di conoscenza, dall’esplorazione sensoriale alla composizione artistica, con l’uso di materiali non strutturati di cibo-materia (miele, farina, cioccolato…).

Con “Ben-essere” al “Raggio di sole” è stata affrontata l’importanza di ritagliare spazi di condivisione emotiva, come respirare insieme, stare in silenzio per 15-20 minuti alla settimana con una musica di sottofondo o con giochi di visualizzazione, come provare a disegnare con la mente. Un percorso da fare al termine di attività strutturate e organizzate in sette incontri mirati a conoscere se stessi e i propri compagni.

Alla scuola “S. Marta” i bambini con “In viaggio verso la città di smeraldo” hanno affrontato un cammino alla scoperta di se stessi, delle proprie paure e potenzialità, per sviluppare corporeità, capacità espressive verbali e non verbali stimolando l’espressione delle emozioni all’interno di relazioni significative, sperimentare varie tecniche espressive, capacità di orientamento, conoscenza di ambienti diversi.

“La ciclicità delle stagioni” è stato, invece, il tema affrontato alla scuola “B. Vestri”, per attivare esperienze di osservazione, percezione esplorazione, scoperte.

All’”asilo Monumento” l’iniziativa “Fuoco e fiamme: il potere delle emozioni” ha rappresentato un’area di indagine in continuità con il progetto didattico-educativo dell’anno precedente: “Acquagiocando”. I piccoli, attraverso l’esplorazione dell’elemento “fuoco” sono stati accompagnati in una esplorazione senso-motoria che, a partire dal corpo, inteso come strumento di conoscenza, approda al gesto creativo personale e condiviso.

“Il progetto – come ha detto l’assessora Tiziana Tarquini – si è articolato in una serie di attività. Tra queste i giochi di gruppo volti a favorire l’espressione della propria “aggressività naturale e positiva”; modulazione del volume e dell’intensità della voce; disegni su carta anche a occhi chiusi; laboratori teatrali alla scoperta del fuoco; uscite didattiche alla Caserma dei Vigili del Fuoco (il fuoco che distrugge) e ad una vetreria (il fioco che crea); giochi corporei e di drammatizzazione, anche con l’uso di particolari materiali come tempera e schiuma, volti a rappresentare i movimenti della fiamma: dall’esperienza sensoriale al riconoscimento dell’impronta personale impressa sulla superficie, in un percorso di scoperta della propria identità, in linea con quanto indicato nel documento ministeriale di riferimento: “i bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva (…). Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola (MIUR, Decreto 16.11.12, n. 254)”.

“Dalla risposta dell’assessora – ha controbattuto Andrea Corsi – mi sembra di aver capito che le cose scritte in bacheca sono vere, e mi sembra anche che iniziative analoghe, con bimbi senza vestiti che si spalmano la schiuma reciprocamente, non siano state effettuate in altre scuole per l’infanzia. Non ho ben capito le finalità di questo gioco. Mi dichiaro, quindi, insoddisfatto per i contenuti esposti dall’assessora”.

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