E’ emergenza sangue in Italia; una criticità che coinvolge anche la Toscana. A sottolineare ancora una volta la situazione di allarme questa mattina è stato lo stesso Dott. Vittorio Fossombroni del Centro di Immunoematologia delle Scotte di Siena: “Abbiamo registrato un netto calo di donazioni nei primi mesi del 2015; il nostro compito è comprendere le cause di tale riduzione, dando così un’adeguata risposta ai nostri pazienti che necessitano di una terapia trasfusionale.” L’emergenza è ancora più sentita in un ospedale come il Policlinico senese dove ogni giorno vengono effettuate importanti attività di tipo trapiantologico, cardiochirurgico, neurochirurgico, oncologico e di terapie intensive.
“Dobbiamo cercare di razionalizzare al massimo le richieste così da far fronte alla scarsità di donazioni, ottimizzando il consumo di sangue stabilendo dei criteri di priorità. Non possiamo però accontentarci di questo, dobbiamo perciò cercare di incentivare i donatori.” Così prosegue Fossombroni che ricorda anche l’importanza della ben strutturata rete di associazioni di volontari esistente nell’area senese, con una percentuale di donatori che supera quella delle altre città toscane.
“Da lunedì implementeremo inoltre il meccanismo di “Agen-Dona”, strumento di programmazione delle donazioni, così da poter avere una disponibilità di sangue continua, dando vita in tal modo ad un miglioramento sostanziale dei risultati. Per i nuovi donatori- continua Fossombroni- c’è un nuovo meccanismo che permette in pochi giorni di introdurli nel sistema di donazioni Dopo però aver effettuato specifici controlli.”
Un’intervista che si conclude con un nuovo appello: “Donare è un atto di civiltà, vorremo che la provincia di Siena si delineasse come realtà con un tasso di donazioni più alto di quello di tutta italia, registrando una vera e propria svolta e trasformando questo momento di difficoltà in una spinta propulsiva ad incrementare le donazioni.”
Qui l’intervista completa a Vittorio Fossombroni
Carolina Sardelli
