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Dipendenti Usl Toscana sud est donano un’ora del proprio lavoro alle vittime del terremoto

Molti dei diecimila dipendenti dell’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est hanno chiesto di poter contribuire agli aiuti per i terremotati. Oltre alle iniziative che sono già state messe in atto dall’azienda, la direzione ha accolto la richiesta attivando un nuovo Progetto “Dono Ora”, grazie al quale ogni dipendente può donare una o più ore del proprio lavoro ai territori danneggiati dal sisma.
I lavoratori che decideranno di partecipare dovranno comunicarlo all’ufficio del personale e lo potranno fare entro il 15 dicembre. A fine anno verrà resa nota l’entità e la destinazione della somma raccolta.
L’Azienda sanitaria Toscana Sud est si attiva su più fronti per portare aiuti nelle zone terremotate
In aiuto alle persone terremotate anche farmaci omeopatici e volontari esperti (medici e farmacisti) che ne garantiscono la distribuzione.

Per prevenire lo stress da trauma si possono utilizzare anche Farmaci omeopatici. Un fronte sul quale è stato attivato un progetto specifico, destinato alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto nel Centro Italia.

L’iniziativa è nata dall’azienda toscana Sud Est e dal Centro di Medicina Integrata dell’Ospedale di Pitigliano, con la collaborazione della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata (SIOMI) e dell’ Associazione onlus “Medicina centrata sulla Persona”.

Così da domenica 28 agosto, nel fine settimana, i terremotati possono contare su farmaci omeopatici distribuiti gratuitamente. E’ stato allestito presso Acquasanta Terme un ambulatorio e un’assistenza diretta nei campi allestiti dalla Protezione civile. Sul posto la pediatra Tiziana Di Giampietro, la pediatra Rosella Pierdomenico e la dottoressa Silvia Cocci Grifoni neurologa a Ascoli Piceno. Lo scopo è quello di somministrare medicine omeopatiche per non far degenerare l’attacco di paura acuto in una sindrome post-traumatica da stress che determinerebbe la cronicizzazione dei sintomi, collaborando anche con i psicologi presenti.

“Il progetto sanitario”, afferma Simonetta Bernardini, responsabile del Centro di Medicina Integrata dell’Ospedale di Pitigliano, “è volto in due direzioni: da un lato poter rendere disponibili i medicinali omeopatici alle persone che già si stanno curando con questo metodo terapeutico e che non saprebbero in questo momento dove acquistarli e dall’altro offrire i medicinali omeopatici (particolarmente Arnica, Gelsemium e Ignatia) per migliorare la risposta individuale al trauma psichico”.

I medicinali omeopatici sono innocui, particolarmente adatti ai bambini, alle gestanti e agli anziani e possono essere utilizzati da soli o anche insieme ai farmaci per il tono dell’umore. Le persone in terapia omeopatica verranno seguite con un opportuno follow-up secondo una scheda di rilevamento dati già approntata dal Centro di Pitigliano che è il referente sanitario dell’operazione.

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