“Prima vengono gli interessi della comunità e dei cittadini, poi quelli dei privati”. Il vicesindaco del Comune di Siena Andrea Corsi interviene così sulla vicenda che riguarda la struttura in piazza San Giovanni a Siena. “L’amministrazione comunale – prosegue Corsi – ha come fine principale quello di tutelare l’interesse collettivo, ovvero quello dei senesi. In questi mesi di pandemia non ci siamo risparmiati nel mettere in campo tutta una serie di misure a sostegno degli esercenti e dei commercianti, parte fondamentale negli equilibri economici della città, ma la comunità viene prima di tutto”.
“Il formale rispetto delle norme – spiega ancora Corsi – non deve mai venir meno, ma deve andare di pari passo con il rispetto della comunità a cui si dice di appartenere e per la quale si dice di lavorare. Il Comune lo fa quotidianamente, unendo legittimità e buonsenso, aspetto quest’ultimo che è stavolta palesemente mancato, visto che sul caso della ‘serra’ in piazza San Giovanni non c’è stato alcun passaggio formale preventivo con l’amministrazione comunale, che, volente o nolente, è il punto di riferimento della città. Il mancato confronto con la Contrada della Selva è un segnale altrettanto palese del mancato rispetto dei valori culturali della comunità senese”.
“Coerentemente con l’attività giornaliera e nel rispetto dei ruoli – aggiunge il vicesindaco – il Comune ha interpellato la Soprintendenza di Siena per monitorare in maniera adeguata la situazione: le norme, infatti, sono generali e generalistiche, è necessario anche calarle nel contesto cittadino, oltretutto quando si parla di città d’arte, di centro storico e di una piazza, come quella San Giovanni, che ha un valore storico-architettonico straordinario e unico al mondo. Senza contare gli aspetti legati al turismo, che vengono tirati in ballo solo per interessi privatistici e non generali. La Soprintendenza, del resto, agisce applicando le norme”.
“Opera vuole chiarimenti dal Comune – sostiene ancora Corsi – e non abbiamo alcuna difficoltà a fornirli, consapevoli del fatto che l’amministrazione comunale risponde in primis ai cittadini. Forse Opera dovrebbe ascoltare di più la comunità di riferimento: l’amministrazione lo fa, tutti i giorni, prendendosi le conseguenti responsabilità. Proprio per questo ci auguriamo che chi ha tentato qualche fuga in avanti faccia un passo indietro, non solo per forma, ma per dimostrare attenzione e amore verso la nostra città”.