Non c’è stata unità di vedute tra il sindaco De Mossi e l’ormai ex direttore del Santa Maria della Scala Daniele Pitteri, il cui mandato è in scadenza di contratto e non sarà rinnovato dall’amministrazione comunale. Proprio per questo si è deciso di comune accordo sull’avvicendamento. Stamani Pitteri ha spiegato ad Are perché lascia l’incarico. “Siamo giunti consensualmente a questa decisione – ha affermato Pitteri –, ho sempre avuta chiara la fine del mio mandato che poteva anche essere prorogato però avrebbe dovuto esserci una base comune su cui lavorare. Non c’è stata alcuna lite con il sindaco, semplicemente su alcune cose ci siamo trovati d’accordo e su altre no. Non ho nulla da dire sul fatto che ci sia un avvicendamento al vertice del Santa Maria della Scala. Io sono arrivato a Siena nel momento più basso per il Santa Maria della Scala che aveva vissuto tante vicissitudini, abbiamo fatto un lavoro importante che ha dato dei risultato molto interessanti anche in termini quantitativi, facendo arrivare visitatori e facendo tornare i senesi. Naturalmente il Santa Maria della Scala ha ancora bisogno di molte cose, ci sono progetti in corso già finanziati, tutto questo lavoro è avviato. Il Santa Maria sarà in futuro anche un polo enogastronomico? Il nostro lavoro è stato quello di farlo diventare un museo a tutti gli effetti, siamo pure entrati nel sistema museale nazionale. Il nostro lavoro è stato quello di evitare e di togliere dalla testa di tanti che questo fosse un contenitore, sviluppando attività culturali di vario genere. Adesso c’è una linea diversa dell’amministrazione che è assolutamente legittima ma che io non condivido”.