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Da Facebook a Whatsapp: ecco la guida social per il terzo settore

 Perchè un’associazione dovrebbe aprire una pagina Facebook oppure un account Instagram o Youtube? “Perché oggiè lì che stanno le persone e quindi anche i volontari, i donatori e tutti coloro che possono e vogliono sostenere gli enti del terzo settore e la loro azione solidale. Anche se il punto davvero importante per un’associazione, così come per ogni altro ente, non è tanto ‘stare sui social’ ma in che modo starci”. Così Stefano Martello e Pietro Citarella spiegano, in poche ma semplici parole, i motivi che li hanno spinti a scrivere per Cesvot il volume “I social media per il terzo settore. Un nuovo modo di comunicare” (I Quaderni, n. 81, pp. 191). Un vademecum dedicato alla comunicazione digitale nel non profit, che offre ad un ente del terzo settore tutto ciò che serve per capire i fondamenti della comunicazione social, per impostare un corretto piano di comunicazione e gestire al meglio i propri profili.

Pensato anche per gli enti più piccoli, il volume propone tutta una serie di indicazioni per utilizzare i social media come volano di crescita e affermazione della propria mission, come strumento per facilitare donazioni e raccolte fondi e coinvolgere in modo sempre più personalizzato i propri pubblici di riferimento. Tutto ciò, sottolineano gli autori, a patto che la comunicazione digitale non sia lasciata all’improvvisazione, ma sia una scelta ponderata e consapevole, che si inserisce in una strategia di comunicazione integrata e multicanale.

Come si spiega nel Quaderno, per costruire una comunicazione social efficace è necessario conoscere le caratteristiche di ogni piattaforma, comprenderne usi e linguaggi, punti di forza e debolezza. Ecco che allora una parte centrale del Quaderno è dedicata alle peculiarità dei principali social network. In particolare gli autori si soffermano su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube e Linkedin.

Un capitolo è dedicato anche a Whatsapp, Telegram, Messenger e all’uso della messaggistica, nuova frontiera della comunicazione digitale. E poi tre approfondimenti tematici: come difendersi e reagire a fake news e bufale, come usare i social media per il fundraising e come reclutare nuovi volontari in rete. La consultazione del testo è facilitata da una serie di esempi e buone pratiche. Chiudono il volume un agile glossario e una raccolta bibliografica e sitografica.

Il Quaderno è disponibile in formato pdf sul sito Cesvot all’indirizzo https://www.cesvot.it/comunicare-il-volontariato/collane-cesvot (previa registrazione all’area riservata MyCesvot). E’ inoltre possibile richiederne una copia gratuita compilando il modulo online.

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