Tutto è pronto per la 43esima edizione del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, la rassegna quest’anno dedicata a “Vita Morte Meraviglie”, che dal 12 al 29 luglio animerà l’intera Valdichiana senese e che questa mattina, martedì 10 luglio, è stata presentata in palazzo del Pegaso.
Sotto la guida del direttore artistico e musicale, Roland Boer e del coordinatore artistico Giovanni Oliva, anche per il 2018 la formula della rassegna è quella ormai consolidata: opera, concerti sinfonici, teatro, perfomance, danza e arti varie, promuovendo l’interazione tra giovani talenti del territorio e artisti internazionali di affermata fama.
Un programma che quest’anno mette in scena 56 eventi negli otto comuni interessati: oltre che a Montepulciano, infatti, il cartellone prevede eventi a Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda.
Un programma che il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha definito “di ricchezza straordinaria”. Il Cantiere è un “evento che rappresenta la Toscana della cultura nel modo migliore”, ha affermato, ricordando come la città abbia dato i natali a Poliziano, “vero ispiratore nel Rinascimento della sensibilità verso l’arte, la musica, la poesia”.
L’appuntamento è un “riferimento per l’intero territorio”, ha affermato l’assessore alla cultura del Comune di Montepulciano, Franco Rossi. Il Cantiere gode ormai di “riconoscimenti internazionali anche concreti”, la struttura della manifestazione è “economicamente sanissima” e si conferma l’alto livello culturale dell’offerta artistica. In primo piano, secondo Rossi, il ruolo svolto dalla rassegna per la crescita culturale del territorio: “Ci sono la scuola di musica, che lavora anche in altri Comuni e che svolge quasi 400 insegnamenti singoli, la Corale poliziana, la banda, insomma il Cantiere ha rapporti con oltre 1000 persone”. “Qui – aggiunge Rossi – si produce crescita culturale di chi vive e abita in questi territori”.
La manifestazione ha, tra gli altri, il patrocinio della Regione Toscana e del Ministero dei beni e delle attività culturali della Toscana, come ricordato da Serena Mazzanti, presidente della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, l’ente impegnato tutto l’anno con attività di didattica, formazione, per la stagione teatrale. Lo spirito di cooperazione e di confronto culturale che anima la rassegna è tale che gli artisti partecipanti prestano la propria opera gratuitamente, senza percepire compensi.
A illustrare le particolarità del cartellone 2018 il direttore artistico, Roland Boer, cominciando dall’inizio della manifestazione, che quest’anno sarà a Sarteano, con un progetto di teatro musicale che tratta anche la questione delle migrazioni: “Nelle scarpe di Giufà”. Lo spettacolo è firmato da Laura Fatini con le musiche composte dalla portoghese Sara Ross. I costumi sono realizzati dai rifugiati richiedenti asilo legati a Crunelab, laboratorio di formazione e lavoro di Chianciano Terme (dal 12 al 22 luglio, Castello di Sarteano).
Una particolarità che si inserisce nel tema di “Vita Morte Meraviglie”, come ricorda il coordinatore artistico Giovanni Oliva, accanto alla “Petite messe solennelle” per celebrare l’anniversario di Rossini e i 500 anni del Tempio di San Biagio (19 luglio).
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