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Crisi Whirlpool, Onori: “Vogliamo garanzie per i 380 lavoratori senesi”

L’annunciata chiusura dello stabilimento napoletano della Whirlpool fa paura anche a Siena. Stamani in tutta Italia si sono svolti presidi davanti alle fabbriche della multinazionale che produce elettrodomestici e anche in viale Toselli si sono ritrovati i lavoratori che da 10 anni temono di perdere il lavoro. Lo stabilimento di Siena non funziona a pieno regime e anche se ci sono state rassicurazioni da parte della direzione di un investimento per il rilancio, sindacati e lavoratori sono preoccupati. “Nell’ottobre scorso al tavolo al ministero – ha detto stamani ai microfoni di Are, Massimo Onori segretario Fiom Cgil -, la Whirlpool aveva scongiurato chiusure in Italia e ora invece ha cambiato idea per Napoli. Domani ci sarà un nuovo incontro e chiederemo garanzie per Siena. Per i 380 lavoratori senesi da anni si utilizzano gli ammortizzatori sociali e lo stabilimento lavora al 40 per cento. Avevamo avuto rassicurazioni circa un investimento che garantirebbe il futuro”.

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