La luce led blu potrebbe rendere inattivo questo e altri virus e batteri secondo i risultati dei test in vitro svolti a Siena, dal laboratorio universitario di microbiologia e virologia. Una ricerca svolta in collaborazione con l’azienda italiana Emoled. Una situazione emersa studiando gli effetti di questa luce sulle lesioni cutanee. A differenza dei raggi Uv, la luce blu non porterebbe a rischi di cancro, perché si tratta di una lunghezza d’onda che non interagisce con il dna delle cellule.
Covid: ricerca senese, la luce led blu potrebbe renderlo inattivo
23 Settembre 2020
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