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Consiglio comunale straordinario per “Una scuola di frontiera”

Un momento della seduta straordinaria del Consiglio Comunale, in corso questa mattina, introdotta dal presidente Mario Ronchi per la presentazione all’aula del progetto “Una scuola di frontiera”, che ha interessato l’Istituto Professionale “G. Caselli,” e alcune classi dell’istituto “G. Marconi”, proposto dall’archivio storico dell’UDI di Siena, promosso dal Comune, presentato alla Regione Toscana e cofinanziato da entrambi gli enti.

Finalità del progetto: sviluppare la cittadinanza dei giovani studenti, attraverso percorsi di consapevolezza e di confronto, promuovendo il protagonismo e il dialogo tra differenti visioni e prospettive e aprendosi alla multiculturalità; valorizzare la presenza di più culture in uno stesso contesto per contrastare gli stereotipi che sono di pregiudizio e di ostacolo alla effettiva inclusione sociale o che possono originare forme di discriminazione o sopraffazione verso le donne; sviluppare reti di inclusione sociale e di promozione della cittadinanza che, facendo perno sulla scuola, favoriscono il confronto multiculturale e intergenerazionale.

Durante la seduta è stato proiettato l’audiovisivo, realizzato dagli studenti a conclusione del progetto. Un lavoro espressione del percorso portato avanti verso l’inclusione sociale, contro tutte le forme di discriminazione e con una particolare attenzione al confronto multiculturale e intergenerazionale.

L’assessora all’Istruzione e Pari Opportunità Tiziana Tarquini ha sottolineato “l’importanza di dare alle giovani generazioni strumenti di riflessione per affermare le proprie potenzialità e costruire la propria identità. A tale scopo le associazioni del territorio hanno costruito nel tempo percorsi formativi di grande rilievo che consentiranno a tutto il sistema scolastico e sociale di crescere”.

Inoltre Elettra Lorini, docente esterna del progetto, è intervenuta sul tema “Le barriere nel sistema sociale e culturale. Il ruolo della scuola e delle istituzioni”.

“Non scordiamoci mai che la scuola è fatta per fornire una formazione che permetta di concretizzare le vostre aspirazioni”, ha esordito il sindaco Bruno Valentini nel suo intervento, invitando i giovani a superare le frontiere tra i ceti sociali e “a non accettare di uscire dalla scuola con la stessa etichetta dalla quale provenite” perché <<così com’è la società di oggi non va bene, e mi auguro che voi abbiate la capacità di rimetterla in discussione”, ha concluso rivolgendosi ai ragazzi.

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