Sono state presentate 1.200 domande per il bando di Sigerico (la nuova società nata dalla Siena Parcheggi), scaduto ieri, per i 26 posti disponibili al Santa Maria della Scala. Lo riporta oggi il Corriere di Siena.
Prende forma intanto l’organigramma della Fondazione Santa Maria della Scala, il nuovo ente che punta a valorizzare il complesso museale senese, creato il 30 giugno 2021 dal Comune di Siena con l’obiettivo di intercettare fondi pubblici e privati. Dopo la nomina del presidente, Lucia Cresti, il sindaco Luigi De Mossi ha definito anche i membri del comitato tecnico scientifico: si tratta di Enrico Toti, Giuseppe Giordano, Elena Brizio, Pietro Rubegni, Antonio Manganelli e Andrea Buscemi.
Nomi che non sono piaciuti al Partito democratico. “Un comitato scientifico di orizzonte interamente locale per una istituzione culturale dovrebbe essere di livello internazionale – scrive l’Unione Comunale del Pd – Le scelte fatte dal sindaco di Siena Luigi De Mossi non sono all’altezza dell’obiettivo di far dialogare con autorevolezza questa istituzione con l’Italia, l’Europa e il mondo. Ci aspettavamo profili di esperti delle forme più moderne della museografia, nell’organizzare grandi mostre di richiamo internazionale, archeologi, storici dell’arte, storici provenienti, non solo dalle nostre università, ma da rilevanti sedi culturali italiane ed europee, in grado di arricchire l’attività con relazioni di studio, ricerca e formazione. Il risultato nel suo insieme non risponde affatto a questi fondamentali criteri”.
“Il sindaco – continua la nota – dovrebbe divulgare ufficialmente i curricula e rendere trasparenti alla città i motivi delle scelte. Se poi il problema fosse che in pochi hanno risposto al bando significherebbe che la divulgazione dello stesso, a Siena e fuori Siena, è stata come minimo insoddisfacente. Santa Maria della Scala non è un luogo qualsiasi così come Siena, a sua volta, non è una città qualsiasi. Dopo aver lasciato a lungo in stato di stallo questa istituzione, oggi l’obiettivo di una fondazione culturale moderna, autonoma, dinamica e insieme rispettosa del patrimonio eccezionale che è stato consegnato dalla storia, sembra allontanarsi sempre di più. Dopo i tanti annunci, almeno in questo passaggio, ci saremmo aspettati un momento di partecipazione della città, per condividere lo slancio di un progetto concreto da consegnare ai garanti del valore scientifico e culturale del Santa Maria. Invece, la città continua a rimanere spettatrice di un “balocco” solitario, senza avere risposte sul proprio futuro”.