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Cna Siena, quattro richieste delle imprese agli enti locali per il 2017

L’inizio del nuovo anno è sempre tempo di auguri e di buoni propositi. Cna Siena va oltre a tutto questo, visto che il 2017 sarà vitale per la ripresa economica. Le imprese e le attività artigiane che hanno superato con immensi sacrifici otto anni di crisi piena, hanno infatti necessità che anche gli enti locali e le istituzioni facciano un cambio di passo e di direzione netti e chiari. Quattro i punti fondamentali per un nuovo inizio.

1 – Il mondo del lavoro ha diritto ad avere una tassazione equa ed un rapporto “normale” con la burocrazia, superando l’attuale palude. Se l’azione del Governo negli ultimi mesi ha preso la direzione giusta, a livello locale il cambiamento è inesistente o nel migliore dei casi non è percepito. Agli enti territoriali per il 2017 chiediamo di mettere in atto tutte le azioni per abbattere i costi interni di gestione delle amministrazioni e contestualmente abbassare in modo netto le imposte e le tariffe a carico di imprese e cittadini.

2 – La Tari è la prima tariffa che deve essere alleggerita e la Cna si aspetta la modifica dei regolamenti sulla base delle indicazioni del Ministero delle Finanze, oramai vecchie di mesi, ma quasi completamente ignorate.

3 – Ai comuni chiediamo una rinnovata attenzione per le infrastrutture, mettendo in sicurezza scuole, aree artigianali e strade. Quanto fatto fino ad oggi non basta. E’ necessario uniformare regole e regolamenti in tutto il territorio, prosciugando la palude di norme e burocrati che drenano risorse a imprese e cittadini solo per il mantenimento della loro struttura. E’ tempo di dare un taglio netto a tutto questo, togliendo privilegi e posizioni di rendita oramai prive di qualsiasi senso

4 – Chiediamo ai comuni aumentare gli investimenti per sostenere l’economia, indicando i progetti pluriennali e le modalità di reperimento delle risorse. Cna Siena ha sempre sostenuto che accorpare le competenze sia un percorso necessario, ma allo stesso tempo è disponibile a sedersi con tutti gli enti che abbiamo idee e proposte concrete, discutendo nel merito qualsiasi progetto, a prescindere dal colore politico della singola amministrazione.

La Cna chiede più coraggio ai sindaci, che fino ad oggi solo in minima parte hanno intrapreso percorsi di reale efficientamento delle strutture comunali. Alcuni si sono detti fermamente contrari alla nostra proposta di fusione dei comuni, ma al diniego non sono seguite proposte alternative per il reperimento delle risorse ed il piano degli investimenti. La Cna auspica che il 2017 porti nuovi progetti da discutere, che vadano comunque nella stessa direzione. Ricordiamo che la fusione dei comuni permette agli enti accorpati di avere importanti risorse aggiuntive dalla Regione e dallo Stato, che permetterebbero di abbattere la tassazione a tutti i livelli e di poter tornare ad investire sul territorio. Se è possibile fare tutto questo con progetti alternativi per la Cna va bene lo stesso, non essendo innamorati delle formule ma della sostanza.

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