La Città di Chiusi e la Città di Venezia hanno sottoscritto un’intesa con cui si impegneranno ad attuare un programma pluriennale di scambi culturali attraverso la costruzione di un rapporto nuovo che unisca le potenzialità delle varie istituzioni museali presenti nelle due città (Fondazione Musei Civici di Venezia e Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, Museo Civico e Museo della Cattedrale).
La conferenza stampa si è svolta in una gremita sala consiliare di Chiusi alla presenza: del primo cittadino Juri Bettollini, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del consigliere della Regione Toscana Stefano Scaramelli, dell’assessore al sistema Chiusipromozione Chiara Lanari, dell’assessore al turismo del Comune di Venezia Paola Mar, della Presidente Commissione Cultura Città di Venezia Giorgia Pea, del Responsabile Cultura del Comune di Chiusi Marco Socciarelli, della Direttrice Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli nonché di tutta la giunta del Comune di Chiusi e dei consiglieri comunali. In platea: istituzioni, associazioni culturali, turistiche e di categoria, forze militari del territorio (Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale, Polizia Forestale, Guardia di Finanza) e cittadini.
Il programma culturale tra le due città si svilupperà attraverso una linea condivisa che avrà come obiettivo quello di far emergere dalla storia – attraverso ricerche, mostre, stages, borse di studio – quei caratteri identitari che hanno reso grande il passato dei territori d’appartenenza delle popolazioni dell’Antica Etruria e dell’Antico Veneto. Un esempio di queste linee di studio sarà l’analisi delle assonanze, similitudini e differenze tra le due civiltà e città in relazione ad aspetti specifici quali i valori identitari dell’essere umano nel suo rapporto con l’essere e l’apparire, individuando come tema conduttore il rapporto tra maschera e persona, in un affascinante percorso che possa ad esempio arrivare dai canopi etruschi fino alla Commedia dell’arte.
“Per la nostra città e per tutto il territorio questa è una giornata importante – dichiara il primo cittadini di Chiusi Juri Bettollini – perché grazie al protocollo che abbiamo firmato con Venezia vorremmo riuscire a creare una rete di progetti che permetteranno a Chiusi e alle terre di Siena di fare un grande salto di qualità. Adesso sarà importante passare velocemente alla fase operativa e quindi alla valorizzazione dei contenuti dei nostri musei attraverso scambi culturali e borse di studio che permettano da Venezia di spostarsi su Chiusi e viceversa per comprendere la nostra storia attraverso il ricco patrimonio archeologico. Abbiamo tanta voglia di raccontare la bellezza delle città e dei territori! Oggi la politica non deve inventarsi nulla, ma deve trovare i mezzi per raccontare tutto il bello che abbiamo. Noi, grazie all’amicizia con Venezia, siamo pronti a farci vedere al mondo non solo come Chiusi, ma come Valdichiana e come Terre di Siena per intercettare grandi flussi turistici nel nome della cultura e dell’arte.”
“La cultura – dichiara il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – è sicuramente un mezzo per unire due città come Venezia e Chiusi. La storia di Chiusi rende questa città speciale perché rappresenta il centro di un territorio molto più grande che è l’Etruria. Nel passato tra gli antichi popoli di Venezia e Chiusi ci sono stati tanti contatti commerciali e pacifici che noi vorremmo raccontare in una logica di riscoperta dell’Italia nel suo complesso. Per questo penso che la Città di Chiusi e tutta l’Etruria debbano avere un rilievo molto più grande di quello avuto finora perché c’è tanto passato importante da raccontare. Noi a Venezia abbiamo trenta milioni di turisti ai quali vogliamo raccontare la storia dell’Italia sviluppando una dorsale culturale che vada da Roma a Venezia passando per Chiusi e che racconti di storia, di agricoltura, di artigianato, di manifattura e di tradizione. Crediamo che l’Etruria in tutto questo possa essere protagonista perché è un grande giacimento culturale e di ricchezza anche economica ancora poco esplorato. Vogliamo mettere in vetrina un grande territorio per raccontare tutta l’Italia e per costruire così un futuro per i nostri bambini che sia basato sull’unione e non sulla divisione. Penso che i rapporti tra città possano costruire un’Italia diversa.”
Una volta delineate le strategie e sviluppati i progetti culturali e di racconto dei due popoli dell’antica Etruria e di Venezia il progetto avrà come punto di arrivo anche la realizzazione di una mostra che metterà in luce gli esiti della ricerca e che sarà accompagnata da incontri e conferenze, per coinvolgere il pubblico a partecipare attivamente allo scambio culturale delle due città al fine di creare un ponte di collegamento tra passato, presente e futuro in nome e per conto di una storia passata, che ha avuto caratteri comuni.