Palazzo Giubilei, oggi, patrimonio del Comune di Chianciano Terme, le cui stanze sono prevalentemente utilizzate per uffici comunali, ha inglobata una meraviglia, denominata Chiesetta Giubilei. Al suo interno si trova una splendida Madonna Nera lignea, la cui epoca incerta risale ai secoli scorsi, di cui non abbiamo certezza dello scultore che l’ha realizzata. L’Amministrazione comunale di Chianciano Terme ha deciso di aprire al pubblico questo splendido luogo dal 12 maggio 2018, un tempo luogo di culto molto importante per la comunità chiancianese, restituendo ai cittadini e ai moltissimi turisti che sino ad oggi hanno chiesto di vederla, l’opportunità di visitarla e frequentarla per quasi tutto l’anno.
La chiesetta di Palazzo Giubilei ha al suo interno un altare con sopra una copia della Madonna Nera di Loreto, fatta installare da Enrichetta Giubilei, grande devota di questa Madonna e una copia della Testa di Santa Caterina da Siena. Fino al secolo scorso, venivano festeggiati a Chianciano il 10 dicembre la Madonna di Loreto e il 20 aprile Santa Caterina. Durante le processioni del Corpus Domini ed il Venerdì Santo si usava fare una fermata (posta) davanti a questa chiesina. Attualmente questa usanza non è più praticata.
La storia di questo palazzo, che oggi prende il nome dell’ultima famiglia che vi ha abitato, la Famiglia Giubilei (o Giubbilei in alcune fonti storiche), si lega alla storia di Chianciano e la sua urbanizzazione. Tra il Palazzo comunale ed il Palazzo Giubilei, oggi di proprietà comunale, si trova questa chiesetta che un tempo era denominata “Chiesa della Congregazione”. In questa chiesa si costituì il 10 febbraio 1636 una Congregazione di persone religiose fondato da Padre Fra Carlo da Siena, predicatore cappuccino, sotto l’Invocazione di Maria Santissima e di San Francesco. La Congregazione, che veniva comunemente detta “dei Bacchettoni”, ottenne l’approvazione dall’allora Vescovo di Chiusi, Monsignor Gio Batta Piccolomini.
Coloro che facevano parte della Congregazione dei Bacchettoni, che non poteva superare le trenta persone e vi potevano accedere solo coloro che ottenevano un riconoscimento pubblico di stima, si esercitavano in mortificazioni, astinenza e disciplina ed erano dedite alla pietà. Sappiamo dalle fonti archivistiche che la Congregazione dei Bacchettoni in occasione delle feste profane, come per esempio durante il Carnevale, si riunivano nella chiesetta per una processione di penitenza. Questa processione è da metà Ottocento che non viene più praticata a Chianciano Terme.
Questa chiesa fu, poi, ceduta alla nobile famiglia senese dei Tantucci con tutti i suoi beni, che all’epoca dimorava ed aveva possedimenti a Chianciano. I beni che vennero ceduti ai Tantucci provenivano da un’altra famiglia nobile possidente a Chianciano, quella dei Marchesi di Sorbello e della Famiglia Bandini che proveniva da Città della Pieve e di cui un ramo si domiciliò a Chianciano.
Più tardi, la chiesa con la totalità dei beni fu trasferita alla Famiglia Giubilei (o Giubbilei) che la ornarono con volte a stucchi nel 1788, come si può leggere nella lapide in marmo, ancora oggi visibile, posizionata sopra la porta di ingresso. Sul finire del Settecento si trasferì in questa dimora Domenico Giubbilei, possidente nato a Montepulciano (10 marzo 1769) che sposò la chiancianese Domenica Pucci (nata 1i 23 novembre 1777). Dall’unione nacquero cinque figli: Giovanni (22 luglio 1798), Maddalena (3 ottobre 1799), Orsola (23 marzo 1803), Caterina (28 giugno 1805), Antonio (n. 24 giugno 1809 – m. l’11 ottobre 1901 a Chianciano). Enrichetta Giubilei discende da questo ramo della Famiglia Giubilei.
Il culto della Madonna Nera di Loreto è replicato in molti altri santuari in Italia e all’estero. La Madonna di Loreto è di volto scuro perché rappresenta quanto citato nel “Cantico dei Cantici” dove si dice: “Bruna sono, ma bella” e più avanti alle amiche: “Non state a guardare che sono bruna perché mi ha abbronzata il sole” (1, 5-6). Ed il Sole è figura di Dio. Queste parole sono all’origine del fenomeno delle Madonne nere, per esempio di Loreto, Czestochowa e Terlizzi (Madonna di Sovereto), che sono donne di razza bianca ma di pelle nera.
Una Madonna Nera è una rappresentazione iconografica (dipinto o scultura), tipica dell’iconografia cristiana, della Vergine Maria, eventualmente accompagnata dal Bambino Gesù, il cui volto ha un colorito scuro, se non proprio nero. Le “madonne nere” sono molto diffuse. Ci sono diverse centinaia di madonne nere in luoghi pubblici di culto in Italia, Francia, Spagna e in molte altre nazioni. Molte di queste madonne sono famose, come la Madonna di Loreto (presso Ancona), la Madonna di Viggiano (presso Potenza), quella di Tindari presso Patti (Messina), quella di Czestochowa in Polonia, quella di Montserrat in Catalogna, la Vergine della Candelaria di Tenerife, patrona delle Canarie, o ancora la Madonna di Einsiedeln, nel Canton Svitto (Svizzera). A queste si aggiunge la Madonna di Chianciano Terme.
I motivi delle Madonne nere sono svariati: il colore del volto è stato alterato dal fumo (delle candele o di un incendio) o dall’alterazione dei pigmenti a base di piombo della pittura (è questo, ad esempio, il caso della Madonna di Montserrat in Catalogna); il colore scuro è dovuto a un adattamento ai caratteri somatici di popolazioni non europee (è il caso di molte madonne africane e di Nostra Signora di Guadalupe in Messico); la carnagione ocra, più o meno scura, delle icone bizantine (molto diffuse nell’Italia meridionale e nell’Europa orientale) nasce da una precisa scelta stilistica e teologica di non rappresentare i personaggi sacri come corpi naturali nello spazio fisico, ma come evocazioni spirituali: la finitura in foglia argento di micro spessore si è ossidata nel tempo, lasciando la superficie nera; in altri casi il valore simbolico dei loro volti scuri resta sconosciuto.
A partire da venerdì 12 maggio 2018 la Madonna Nera di Chianciano Terme sarà, quindi, visitabile nella Chiesetta Giulibei sarà aperta al pubblico tutti i giorni della settimana (lunedì 10/13; martedì 10/17; mercoledì 10/13; giovedì 10/17; venerdì 10/13; sabato, domenica e festivi 10/19) grazie all’accordo stabilito tra il Comune e la Pro Loco di Chianciano Terme. La chiesa rimarrà chiusa al pubblico solo nei periodi dal 1° novembre al 6 dicembre e dal 7 gennaio al 31 marzo di ogni anno.