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Cgil, Cisl, Uil: Contrattazione sociale dei sindacati con i comuni

Anche nel 2015, come da diversi anni nella nostra provincia, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, unitamente ai rispettivi sindacati pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, hanno intrapreso una campagna di incontri con le Amministrazioni locali, con l’obiettivo di confrontarsi sulle scelte di bilancio degli enti. L’azione è partita con l’invio di una Piattaforma a tutti gli enti, documento di sintesi delle priorità che i sindacati ritenevano di dover affrontare nella discussione tra le parti. Dei 36 Comuni della provincia di Siena, solo 20 hanno accettato la richiesta di incontro e il conseguente confronto e con 14 di loro abbiamo stilato un accordo sulle linee di bilancio per il 2015, confermando e/o introducendo nuovi elementi a tutela del reddito e dello stato sociale del cittadino/contribuente: Abbadia San Salvatore, Buonconvento, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chiusi, Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Pienza, Poggibonsi, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano, Sinalunga e Trequanda.

Per alcuni si è trattato di riconferme di scelte e percorsi già intrapresi nel 2014 o negli anni precedenti, per altri abbiamo trovato una sintesi dopo periodi di distanza di vedute tra le parti. In ogni caso gli accordi prevedono impegni sia immediati che da concretizzarsi nel tempo. Le scelte su IMU, TASI e TARI, nonché sull’addizionale comunale, ci hanno visti affrontare importanti discussioni, ma ne siamo usciti sempre con la consapevolezza e condivisione reciproca che si doveva fare il meglio per tutelare chi stava peggio. Sui servizi in generale è stato centrale il tema del nuovo indicatore ISEE, che ci vedrà infatti ulteriormente impegnati in quest’ultima parte dell’anno per affrontare insieme ai Comuni il tema dell’equità delle compartecipazioni: analizzare come si modifica il valore dell’ISEE a parità di reddito rispetto all’anno precedente permetterà di costruire nuovi meccanismi tra fasce e compartecipazioni che rispettino una progressività tra gli utenti e una sostenibilità del servizio da parte dell’ente. Inoltre sono stati affrontati temi importanti come i servizi a rete: su questo argomento le Amministrazioni locali hanno necessità di costruire un percorso comune per attuare quella politica di area mancata fino ad oggi al fine di contrastare scelte inique e gravose sui cittadini. In alcuni Comuni, nonostante le more del patto di stabilità, abbiamo condiviso anche alcuni importanti investimenti che in molti casi riguardano non solo il 2015, ma anche gli anni successivi.

Per non disperdere l’importante confronto avvenuto con le Amministrazioni comunali di Chianciano Terme e Sovicille abbiamo comunque stipulato verbali d’incontro in cui abbiamo sottolineato i punti di condivisione e quelli di dissenso, evidenziando i motivi per cui non si è giunti ad un accordo. A Torrita di Siena invece non è stato possibile sottoscrivere nulla, in quanto la convocazione era diventata una semplice comunicazione delle scelte prese dal Comune. Con le Amministrazioni di Colle di Val d’Elsa e Monteriggioni abbiamo avuto solo un incontro. Per quanto riguarda il Comune capoluogo siamo stati invitati ad incontri tematici e non è stato possibile costruire un accordo complessivo, ma sono stati condivisi alcuni passaggi sui quali vi è l’impegno a riconfrontarsi entro l’anno per valutare ulteriori modifiche, vedi servizi scolastici e TARI.

Purtroppo quindi ben 16 Comuni hanno totalmente ignorato la nostra Piattaforma e il confronto, confronto che dove è stato possibile si è svolto sempre con l’illustrazione delle nostre richieste spiegandone le motivazioni e cercando di fornire anche suggerimenti senza pretendere di avere la verità in tasca, ma credendo che nel dibattito tra le parti e nell’esperienza reciproca si sarebbero trovati i punti di forza che avrebbero potuto migliorare le condizioni dei cittadini e delle cittadine. Solo dopo aver effettuato una discussione aperta si può dire se è stata utile o meno. Quando il nostro lavoro permette di abbassare ‘di uno zero virgola’ le aliquote dell’addizionale o di introdurre detrazioni per particolari situazioni disagiate o di costruire compartecipazioni ai servizi legati all’ISEE, riusciamo a produrre per giovani, famiglie ed anziani risparmi che in molti casi arrivano ad equivalere ad un rinnovo economico di un contratto di lavoro nazionale. La nostra azione, se fosse riconosciuta con la giusta valenza da parte di tutte le Amministrazioni comunali, potrebbe fare davvero la differenza in un momento di crisi profonda come quello che stiamo affrontando da molti anni. Ci auguriamo quindi che come hanno fatto i 20 Comuni che quest’anno hanno deciso di sentire cosa avevamo da proporre, anche negli altri 16 della provincia di Siena si accenda un minimo di curiosità, forse lo devono anche ai loro concittadini.

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